Reverendo Capitolo Metropolitano della Cattedrale di Lecce


Reverendo Capitolo Metropolitano della Cattedrale di Lecce

Storia e informazioni

Lo stemma del Capitolo dei Canonici della cattedrale di Lecce si compone di uno scudo “di rosso, all’altare d’oro sormontato da un calice fiancheggiato da due candelieri sostenenti ciascuno un cero infiammato, il tutto al naturale”. Lo scudo è sormontato da un galero nero, dal quale discendono due cordoni con dieci nappe per parte di identico colore.

 

La simbologia esprime essenzialmente il ruolo dei canonici, secondo anche il nuovo Statuto promulgato dall’arcivescovo Michele Seccia nel 2024, ai quali spetta assolvere alle funzioni liturgiche più solenni nella chiesa cattedrale di Lecce.

 

Il Capitolo è costituito da dieci canonici effettivi, da otto canonici durante munere, cioè quei sacerdoti che, a motivo del loro incarico pastorale, possono aiutare maggiormente il Capitolo nelle sue funzioni, e da tredici canonici sovrannumerari, i quali sono stati nominati per un mandato di due anni e contribuiscono ad animare le attività del Capitolo, principalmente attraverso la partecipazione alle azioni liturgiche e l’assicurazione del sacramento della penitenza in cattedrale.

In particolare, il Capitolo è tenuto a:

  1. a) partecipare alle solenni liturgie presiedute dall’arcivescovo;
  2. b) celebrare nelle domeniche e festività di precetto la santa Messa in Cattedrale e la Liturgia delle Ore nelle modalità e i tempi stabiliti dal Capitolo d’intesa con il canonico parroco della Cattedrale;
  3. c) attendere all’azione liturgica in Cattedrale, in particolare al sacramento della Penitenza;
  4. d) attendere ai compiti ed esprimere i pareri richiesti dall’ Arcivescovo.

 

Il Capitolo può avere anche dei Canonici onorari, scelti e nominati dall’Arcivescovo per meriti particolari e per aver dato lustro al presbiterio. Essi, pur non essendo obbligati al servizio corale, sono caldamente invitati a parteciparvi. Non prendono però parte alle adunanze e alle decisioni capitolari non avendo voce né attiva, né passiva e non potendo esercitare alcun Ufficio all’interno del Capitolo.

 

Nota di Massimo Ghirardi

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