Prelatura territoriale della Santa Casa di Loreto
Prelatura territoriale della Santa Casa di Loreto
Storia e informazioni
Lo stemma della Diocesi di Loreto o, più propriamente, della Prelatura Territoriale della Santa Casa di Loreto, non poteva non avere il simbolo della “casa” come emblema. La figura allude alla casa della Vergine Maria che, secondo la tradizione, sarebbe stata prelevata in Palestina e trasportata dagli angeli fino al colle presso il mare nel territorio della Diocesi di Recanati, nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294, mentre sulla cattedra recanatese sedeva il vescovo Salvo, il luogo era caratterizzato dalla presenza di alberi di lauro (o alloro), dai quali Lauretum.
Al di sopra di essa, una stella a sei punte, un classico simbolo mariano tratto dalle Litanie Lauretane (dove è invocata come Stella matutina) evidente il richiamo alla Madonna che, nello stemma della città di Loreto, è raffigurata effettivamente seduta sul tetto della casa.
In basso due linee sinuose evocano in mare Adriatico e, per estensione, il mare attraversato dall’edificio per giungere in Italia (recenti studi avrebbero verificato resti compatibili con la “casa” di Loreto in Palestina, quanto agli “angeli” essi potrebbero essere stati dei crociati).
Si può blasonare: “d’azzurro, alla casa con tetto a due falde, aperta e finestrata, sormontata da un stella a sei punte e accompagnata in punta da una gemella ondata, il tutto d’oro”.
La Prelatura Territoriale della Santa Casa di Loreto (Praelatura Territorialis ab Alma Domo Lauretana) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo appartenente alla regione ecclesiastica Marche.
Fino al 17 marzo 1586 papa Sisto V con la bolla Pro excellenti elevò Loreto a sede episcopale e, conseguentemente al rango di “città” sopprimendo la precedente Diocesi di Recanati. Pochi anni dopo, il 9 febbraio 1592, la diocesi di Recanati fu però ristabilita da papa Clemente VIII anche se unita aeque principaliter a quella di Loreto.
Il 15 settembre 1934 papa Pio XI, dando attuazione al concordato del 1929, con la bolla Lauretanae Basilicae soppresse la cattedra vescovile di Loreto, incorporando il suo territorio in quello di Recanati (oggi unita a Macerata), ad eccezione del santuario lauretano che fu posto sotto la diretta autorità della Santa Sede.
L’11 ottobre 1935 venne estesa la giurisdizione dell’Amministratore Pontificio al territorio della città di Loreto. Gli amministratori però abitualmente risiedevano a Roma e erano rappresentati a Loreto da vicari.
Fu papa Paolo VI, che, il 24 giugno 1965, con la bolla Lauretanae Almae Domus soppresse l’Amministrazione Pontificia e creò la Delegazione Pontificia per il Santuario di Loreto (con il compito di curarne il culto, il decoro artistico, l’accoglienza dei pellegrini e l’amministrazione dei beni temporali) e la Prelatura della Santa Casa, per la cura pastorale dei fedeli residenti in Loreto, suddivisi in cinque comunità parrocchiali, istituendo nello stesso tempo la cattedra vescovile nella basilica.
L’11 marzo 2000 la prelatura, fino allora immediatamente soggetta alla Santa Sede, entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell’arcidiocesi di Ancona-Osimo. I vescovi lauretani godono del titolo di arcivescovi.
L’attuale Arcivescovo, Prelato territoriale della Santa Casa di Loreto, è Monsignor Fabio Dal Cin
Nota di Bruno Fracasso e Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro, alla casa con tetto a due falde, aperta e finestrata, sormontata da un stella a sei punte e accompagnata in punta da una gemella ondata, il tutto d’oro”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune