Parrocchia di San Martino I papa
Parrocchia di San Martino I papa
Storia e informazioni
La Parrocchia romana di San Martino I papa è stata istituita, in una modesta palazzina di via Vejo 37, il 10 novembre 1965, con don Siro Todescato come primo parroco, è la prima chiesa a Roma definita “chiesa-garage”, per gli spazi piuttosto contenuti ma papa Giovanni Paolo II, nella sua visita del 1991, la definì: «casa di Dio in mezzo alle case degli uomini», è oggi punto di riferimento per circa 9.000 anime, nella zona che va da Porta San Giovanni a piazza Re di Roma.
La Parrocchia ha un elegante stemma disegnato da don Antonio Pompili, noto araldista ecclesiastico, che si blasona ufficialmente: “di rosso, alla catena posta in cinta, racchiudente le chiavi papali affrontate1, decussate e legate, quella in banda attraversante sull’altra in sbarra, inframmezzate in capo dal compendio P-P e accostate dalle iniziali M. I., il tutto d’oro. Lo scudo è ornato da due rami di palma, verdeggianti, decussati sotto la punta dello scudo e annodati da un nastro rosso”.
Il campo rosso, così come i rami di palma, è simbolo del martirio subito il 16 settembre 655 da questo papa tuderte (era nativo infatti di Todi) a Chersoneso (attuale Cherson, in Crimea) dove era stato esiliato per essersi inimicato l’imperatore Costante II di Costantinopoli.
La catena ricorda l’umiliante prigionia subita a Costantinopoli e il successivo esilio, durante il quale l’imperatore fece eleggere un nuovo papa (Eugenio I, singolarmente considerato papa legittimo, seppur contemporaneo di Martino).
Le chiavi sono il tradizionale simbolo della dignità pontificia (anche se, solitamente, si rappresentano, una d’oro e una d’argento).
I colori rosso e oro sono anche i colori blasonici di Roma, e testimoniano la vicinanza della parrocchia all’arcibasilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma e sede dei papi, con l’oro che simboleggia la fede.
Dopo la sua morte il corpo di papa Martino venne sepolto nella basilica di Santa Maria ad Blanchernas, per essere (forse) successivamente traslato nella basilica carmelitana dei Santi Silvestro e Martino ai Monti in Roma.
(1): così nel blasone ufficiale; in realtà sono addossate, avendo gli ingegno rivolti all’infuori.
Note di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“di rosso, alla catena posta in cinta, racchiudente le chiavi papali affrontate, decussate e legate, quella in banda attraversante sull’altra in sbarra, inframmezzate in capo dal compendio P-P e accostate dalle iniziali M. I., il tutto d’oro. Lo scudo è ornato da due rami di palma, verdeggianti, decussati sotto la punta dello scudo e annodati da un nastro rosso”.
ATTRIBUTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune