Ordine di Sant’Agostino


Ordine di Sant’Agostino

L’Ordine di Sant’Agostino (in latino Ordo Fratrum Sancti Augustini), già detto degli eremitani di Sant’Agostino è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i frati di questo ordine mendicante, detti agostiniani, pospongono storicamente al loro nome la sigla O.S.A.

Anche se la tradizione ne fa risalire le origini a sant’Agostino, l’ordine sorse nel 1244 dall’unione, promossa dal cardinale Riccardo Annibaldi e sancita da papa Innocenzo IV, delle fraternità di eremiti di Tuscia in un’unica famiglia religiosa sotto la guida di un priore generale e con la regola di sant’Agostino.

Nel 1968 il capitolo generale approvò il mutamento del titolo dell’istituto da eremitani di Sant’Agostino a Ordine di Sant’Agostino.

 

L’emblema dell’ordine reca due elementi fissi: il libro sacro e il cuore fiammeggiante trafitto da una freccia; ad essi spesso si affianca la cintura dell’abito agostiniano

 

Il 16 dicembre 1243 papa Innocenzo IV rivolse alle numerose comunità eremitiche della Tuscia due bolle (Incumbit Nobise Praesentium vobis) per invitarle a riunirsi in un ordine sotto la regola di sant’Agostino, a eleggersi un priore generale e a dotarsi di costituzioni. Ogni comunità eremitana inviò a Roma uno o due delegati e nel marzo 1244 si celebrò il capitolo di fondazione: l’ordine degli eremitani di sant’Agostino ebbe, così, formalmente inizio.

Le case dell’ordine erano sparse nei territori di Lucca e Siena, ma erano presenti anche in altre zone della Toscana, in Lazio, Liguria, Umbria e Romagna; nel 1250 agli eremitani venne concessa anche una sede a Roma, presso la chiesa di Santa Maria del Popolo, lasciata liberi dai minori francescani trasferitisi all’Aracoeli.

Presto gli eremitani fondarono conventi anche in Francia e Inghilterra e in Germania e Spagna.

Il 15 luglio 1255 papa Alessandro IV, con la bolla Cum quaedam salubria, convocò in Santa Maria del Popolo altre famiglie religiose invitandole ad aderire all’unione: si realizzava in tal modo quella che venne poi chiamata Grande Unione. Più tardi venne unita agli eremitani la provincia lombarda dei Poveri Cattolici.

Con l’unione ebbe inizio anche l’organizzazione del sistema di studi che doveva garantire una preparazione teologica ai membri dell’ordine in funzione dell’apostolato e della pastorale. Attorno al 1260 prese a funzionare a Parigi un collegio per gli studenti agostiniani che frequentavano la locale università.

Nel 1266 i guglielmiti si separarono dall’unione, ma ciò non impedì all’ordine di svilupparsi e diffondersi soprattutto nelle città.

Nel 1274, con il secondo concilio di Lione, gli eremitani rischiarono la dissoluzione: sopravvissero grazie al fatto che i loro primi eremi erano sorti già nell’XII secolo. Fu in questo contesto che gli agostiniani cercarono di costruire legami diretti tra i loro più antichi eremi e la persona di sant’Agostino, al quale si cercò di attribuire la vera fondazione dell’ordine.

Il 23 agosto 1289, con la bolla Religiosam vitam suscipientibus, papa Niccolò IV concesse agli eremitani il privilegio dell’esenzione dalla giurisdizione dei vescovi locali consentendo loro di espandersi ulteriormente.

La peste nera (1347-1352) danneggiò gravemente l’ordine, causando la perdita di numerosi membri. Per colmare i vuoti nelle comunità iniziarono a essere ammessi all’ordine anche postulanti privi di vocazione o senza un’adeguata preparazione che portarono al rilassamento della disciplina conventuale. Ad aggravare la situazione intervenne lo scisma d’Occidente (1378-1417). Come reazione, i superiori generali cominciarono a rendere autonomi dalla giurisdizione dei superiori provinciali i conventi desiderosi di osservare più rigorosamente la regola.

Alla congregazione dell’osservanza di Sassonia apparteneva il convento di Erfurt, dove professò Martin Lutero.

Nel 1539, iniziò per l’ordine il periodo di massima fioritura con l’impegno agostiniano nelle missioni in America, Asia e Africa.

Nel clima spirituale, creatosi in Spagna verso la fine del XVI secolo, che spinse i religiosi a ricercare una vita più austera e penitente sorse la congregazione dei recolletti.

Nel 1752 papa Benedetto XIV elevò il convento boemo di Brno alla dignità di abbazia, e tra gli abati di Brno va ricordato Gregor Mendel, studioso di biologia e padre della genetica.

Il 1786 e il periodo successivo fu quando l’imperatore Giuseppe II soppresse la maggior parte dei conventi nei paesi asburgici.

Durante il capitolo generale celebrato a Villanova, nel 1968, i padri capitolari deliberarono di eliminare dal titolo dell’istituto l’espressione “eremitani”, in quanto non esprimeva più il carattere fondamentale dell’ordine. Il nuovo titolo venne approvato dalla congregazione per i religiosi il 12 febbraio 1969.

Le prime costituzioni dell’ordine vennero ratificate e confermate dal capitolo generale dell’ordine celebrato a Ratisbona nel 1290 e rimasero in vigore fino al 1551, quando vennero un poco modificate.

Nuove costituzioni vennero approntate nel 1925, dopo la promulgazione del codice Piano Benedettino, e dopo il concilio Vaticano II dal capitolo generale celebrato a Villanova (Pennsylvania) nel 1968-1969.

Il potere supremo dell’ordine risiede nel capitolo generale, composto dai rappresentanti dei frati, che si riunisce ogni tre anni. Il capitolo generale, ogni sei anni, elegge il priore generale, che è il capo dell’ordine. Nel governo dell’ordine il priore generale è coadiuvato da un consiglio composto da un certo numero di assistenti eletti dal capitolo generale: ogni assistente rappresenta un'”assistenza”, cioè un gruppo di province riunite per area geografica.

L’ordine si compone di quattro gradi: i frati costituiscono il primo grado dell’ordine di Sant’Agostino; il secondo grado è formato dalle monache contemplative; il terzo grado è costituito dai terz’ordini regolare e secolare; il quarto grado dai cosiddetti “cinturati”.

Esistono poi i “cinturati”, cioè coloro che desiderano vivere imitando Agostino ponendosi sotto la sua protezione: vennero fondati nel 1439 e papa Giulio II confermò loro le indulgenze del primo ordine. Molti fanno parte di confraternite aggregate all’arciconfraternita della Madonna della Consolazione di Bologna.

Tra i cinturati illustri si ricordano don Giovanni d’Austria, comandante della flotta della Lega Santa a Lepanto, e Pedro Poveda Castroverde, fondatore dell’Istituzione Teresiana, fucilato dai repubblicani durante la guerra civile spagnola e canonizzato nel 2003.

La spiritualità dell’ordine è fondamentalmente quella di sant’Agostino e la sua regola costituisce il codice fondamentale: la spiritualità agostiniana è evangelica ed ecclesiale, perché guarda al modello della primitiva comunità cristiana di Gerusalemme.

Nella dottrina della scuola di spiritualità dell’ordine risultano chiari il primato dell’amore, della grazia e di Gesù Cristo.

Un culto speciale è tributato a sant’Agostino, padre dell’ordine, e ai santi che incrociarono la sua strada, come Monica, Ambrogio, Possidio, Alipio e Fulgenzio di Ruspe. Tra gli eremitani di sant’Agostino canonizzati si ricordano Nicola da Tolentino, Giovanni da San Facondo, Tommaso di Villanova e santa Rita da Cascia, che fu monaca agostiniana.

 

 

Note di Bruno Fracasso

Liberamente tratte da wikipedia

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