Ordine dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie – Scolopi
Ordine dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie – Scolopi
Storia e informazioni
I chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie (Ordo Clericorum Regularium Pauperum Matris Dei Scholarum Piarum) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri sono detti comunemente scolopi o piaristi, pospongono al loro nome le sigle S.P. o Sch. P.
Le origini dell’ordine risalgono alle scuole popolari gratuite (“scuole pie”, dalla cui contrazione si è avuto il popolare “scolòpi”) aperte a Roma da san Giuseppe Calasanzio nel 1597.
Il 25 marzo 1617 con i suoi compagni diede origine a una nuova congregazione di religiosi per l’insegnamento che papa Gregorio XV elevò ad Ordine regolare con breve del 18 novembre 1621.
Gli scolopi si dedicano principalmente all’istruzione e all’educazione cristiana di bambini e giovani.
Giuseppe Calasanzio (José Calasanz) nacque da nobile famiglia nel paese aragonese di Peralta del Sal (Oggi Peralta Calasanz) il 9 agosto 1557; compì i suoi studi a Lérida, Valencia e Alcalá de Henares e, nel 1583, venne ordinato sacerdote. Dopo una crisi interiore, nel 1592, decise di recarsi in pellegrinaggio a Roma dove prese residenza e divenne precettore dei nipoti del cardinale Marcantonio Colonna.
Si dedicò a varie opere di carità e, in particolare, colpito dall’ignoranza e dalla miseria morale e materiale infantile, decise di dedicarsi completamente all’educazione della gioventù povera. Nel 1597, presso la chiesa di Santa Dorotea in Trastevere aprì la prima scuola popolare gratuita d’Europa. Per i docenti, ottenuta l’approvazione orale di papa Clemente VIII, nel 1602 istituì una congregazione di preti secolari senza voti.
L’avvio dell’opera non fu facile: tra il 1604 e il 1612 (anno in cui la scuola venne trasferita a palazzo Torres presso la chiesa di San Pantaleo, in piazza Navona) si avvicendarono nella scuola oltre ottanta maestri, ma di questi solo pochissimi rimasero a legati a Calasanzio, il quale per assicurare un futuro alla sua scuola, pensò di legare la sua congregazione all’ordine dei chierici regolari della Madre di Dio di Giovanni Leonardi (Santa Maria di Cortelandini di Lucca) e papa Paolo V sancì l’unione delle due famiglie religiose il 13 giugno 1614. Tuttavia, l’insegnamento non era tra le finalità principali dei leonardini e l’unione non si rivelò proficua né per loro né per le scuole, così nel 1616 Calasanzio fondò una nuova scuola a Frascati e chiese al pontefice di sciogliere l’unione (cosa che avvenne formalmente il 6 marzo 1617).
L’organizzazione prese quindi la denominazione di Congregazione Paolina dei chierici poveri della Madre di Dio delle scuole pie e Calasanzio, assieme ai suoi primi quattordici compagni, vestì l’abito religioso nella cappella di Palazzo Giustiniani il giorno della festa dell’Annunciazione (25 marzo) del 1617 assumendo anche il nome di religione di Giuseppe della Madre di Dio. Il 18 novembre 1621, con il breve Sacri apostolatus papa Gregorio XV elevò la congregazione a Ordine regolare vero e proprio e il 31 gennaio 1622, con il breve Ad uberes fructus ne approvò le costituzioni.
L’Ordine ebbe una rapidissima diffusione: dopo Roma e Frascati, vennero aperte scuole popolari in tutta l’Italia e nel 1631 la prima fuori dal territorio peninsulare a Mikuloiv, in Moravia, alla quale seguirono alcune fondazioni polacche.
Per la sua amicizia col domenicano Tommaso Campanella e con Galileo Galilei, Calasanzio venne accusato dai religiosi Mario Sozzi e Stefano Cherubini, di ribellione ai legittimi poteri e convocato davanti al Santo Uffizio: che lo sospese dalla carica di preposito generale del suo Ordine (sostituito dal gesuita Silvestro Pietrasanta, visitatore apostolico, assistito da padre Cherubini). Il 16 marzo 1646, con il breve Ea quae, papa Innocenzo X ridusse gli scolopi, da ordine esente, a congregazione di preti secolari soggetti alla giurisdizione dei vescovi locali analogamente alla congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri.
In seguito Papa Alessandro VII ricostituì la Congregazione delle scuole pie con voti semplici con il breve Dudum del 24 gennaio 1656 e papa Clemente IX con il breve Iniuncti nobis del 23 ottobre 1669 ripristinò integralmente l’ordine.
Morì novantunenne a Roma il 25 agosto 1648 e venne sepolto sotto l’altar maggiore della chiesa romana di San Pantaleo.
I primi decenni del XVIII secolo rappresentarono il periodo di massimo splendore dell’ordine (grazie anche alle bolle Nobis quibus pastoralis officii del 1731 e del 1733 di papa Clemente XII, con le quali agli scolopi venne concessa la facoltà di insegnare ovunque anche le scienze maggiori) con scuole in tutta Europa.
Nel 1783, l’imperatore Giuseppe II separò le tre province scolopie nei suoi domini dall’ordine; la stessa sorte toccò alle province di Napoli e Puglia nel 1788 e a quelle spagnole nel 1804 (Carlo IV ottenne da papa Pio VII la bolla Inter graviores, che stabilì che le province spagnole di tutti gli ordini venissero governate da vicari generali). I rivolgimenti politici e i conflitti bellici di quegli anni causarono la chiusura di altre scuole e la dispersione di molte comunità.
La ripresa iniziò sotto il pontificato di papa Pio IX, che era stato allievo degli scolopi a Volterra. I maggiori artefici della rinascita dell’ordine furono i prepositi generali Mauro Ricci e Alfonso Maria Mistrangelo, che promossero la riunificazione di tutte le province separate.
Attorno alla metà del XX secolo l’ordine tornò ad espandersi in tutto il mondo.
Il governo dell’ordine è affidato a un Preposito Generale (la carica in origine era vitalizia, ma fu portata a 6 anni per volere di Alessandro VII), coadiuvato da quattro assistenti: preposito e assistenti sono eletti dal capitolo generale che si riunisce ogni sei anni. La sede generalizia è presso la chiesa di San Pantaleo, a Roma, in piazza de’ Massimi
Giuseppe Calasanzio è stato beatificato da papa Bendetto XIV nel 1748 e proclamato santo da papa Clemente XIII nel 1767, è stato dichiarato da papa Pio XII patrono delle scuole popolari cristiane di tutto il mondo nel 1948.
L’emblema delle Scuole Pie, talvolta rappresentato in forma di stemma (soprattutto da alcune sedi locali, come le Scuole Pie di Firenze) è formato dal monogramma (AM) coronato di Maria e le lettere greche MP e ΘY, abbreviazioni per μήτηρ θεοῦ (“madre di Dio”), entro un sole, simboleggiante l’amore di Dio e l’irraggiamento della formazione cristiana in tutte le direzioni: i raggi sinuosi indicano il calore e l’amore, i raggi rettilinei indicano la luce e la cultura.
© 2025, Massimo Ghirardi
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