Monsignor Salvatore Rumeo


Monsignor Salvatore Rumeo

Monsignor Salvatore Rumeo è nato a Caltanissetta il 23 maggio 1966.

Ha conseguito prima il baccellierato canonico in teologia presso l’Istituto teologico “Mons. G. Guttadauro” di Caltanissetta nel 1990, poi la licenza in teologia con specializzazione in catechetica presso l’Istituto teologico “San Tommaso” di Messina nel 1997 e, infine, nel 2006, il dottorato in teologia presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma.

Il 29 giugno 1990 è stato ordinato presbitero dal vescovo Alfredo Maria Garsia.

Viene subito impegnato in vari incarichi pastorali nel settore giovanile, e assume la docenza di pastorale giovanile e sociologia della condizione giovanile presso l’Istituto teologico “San Tommaso” di Messina dal 2016 al 2022.

Ha insegnato catechetica e teologia pastorale presso l’Istituto teologico “Mons. G. Guttadauro” di Caltanissetta dal 2000 al 2022 e teologia pastorale presso la Pontificia facoltà teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” a Palermo dal 2019 al 2021.

È stato nominato direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale giovanile dal 1995 al 2007 e, dal 2007 è stato direttore dell’Ufficio catechistico diocesano. era, inoltre parroco della parrocchia del Sacro Cuore a Caltanissetta.

Il 22 dicembre 2022 papa Francesco lo ha nominato vescovo della Diocesi di Noto. Il 18 marzo 2023 ha ricevuto l’ordinazione episcopale nella cattedrale di Noto da Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta, co-consacranti Antonio Staglianò, suo predecessore a Noto, Francesco Lomanto, arcivescovo metropolita di Siracusa, e Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa e ha preso possesso della diocesi.

Il suo stemma si blasona: “Inquartato di rosso e oro. Nel 1° alla stella (7) del secondo; nel 2° all’aquila al volo spiegato di nero, imbeccata, lampassata, membrata e armata del primo; nel 3° alla torre al naturale, aperta e finestrata di tre pezzi di nero; nel 4° all’àncora del secondo”

Per il proprio motto episcopale MISERICORDIA EIUS IN ÆTERNUM si tratta di un inno di lode che invita il popolo a gioire e ringraziare Dio.

La stella, simbolo mariano diffuso nell’iconografia cristiana, vuole qui richiamare la devozione mariana delle città di Noto.

L’aquila appare nello stemma della città di Noto.

La torre richiama il luogo di provenienza del Vescovo, la cittadina di Delia, che reca questo simbolo nello stemma comunale.

L’àncora appare nello stemma della Famiglia Salesiana.

Il rosso e l’oro richiamano i colori dello stemma della città di Caltanissetta, luogo in cui il Vescovo è nato e ha vissuto gran parte del suo ministero sacerdotale.

 

Note di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Inquartato di rosso e oro: nel 1° alla stella (7) del secondo; nel 2° all’aquila al volo spiegato di nero, imbeccata, lampassata, membrata e armata del primo; nel 3° alla torre al naturale, aperta e finestrata di tre pezzi di nero; nel 4° all’àncora del secondo”

Colori dello scudo:
oro, rosso
Partizioni:
inquartato
Oggetti dello stemma:
ancora, aquila, pezzo, stella, torre, volo
Attributi araldici:
aperto, armato, finestrato, imbeccato, lampassato, membrato, spiegato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune