Monsignor Michele Pennisi


Monsignor Michele Pennisi

Monsignor Michele Pennisi è nato a Palermo da Salvatore e Provvidenza Elia il 16 marzo 1937. Compie i suoi studi nel Seminario Arcivescovile di Palermo e viene nominato presbitero il 2 luglio 1960. Prosegue gli studi a Roma presso l’Istituto Patristico dell’Università Lateranense dove consegue il Dottorato in Teologia e Scienze Patristiche.

A Palermo presta servizio pastorale come collaboratore in diverse parrocchie come cappellano e come vicario parrocchiale. Ricopre l’incarico di educatore nel Seminario con funzioni di vice-rettore, pro-rettore, insegnante di materie letterarie e padre spirituale.

Ha insegnato Patrologia nell’Istituto Filosofico-Teologico per la Sicilia Occidentale, oggi Facoltà Teologica di Sicilia, di cui dal 1990-1996 è stato anche preside e presso la quale ha insegnato; ha fondato e diretto per circa dieci anni la Scuola diocesana di Teologia di Base; dal 1994 al 2004 è stato consultore della Congregazione Romana per l’Educazione Cattolica. Attualmente è membro della Commissione Scuola e Università della Conferenza Episcopale Italiana.

È stato membro della Commissione Presbiterale Siciliana; ha svolto il compito di moderatore del III Convegno delle Chiese di Sicilia; attualmente è Vescovo Delegato per la Cultura e Comunicazione Sociali.

Dal 1997 al 2002 è stato Rettore dell’Almo Pontificio Collegio Capranica.

Nel febbraio 1998, il carinale Salvatore De Giorgi, nuovo arcivescovo di Palermo, lo ha nominato vicario generale.

Il 23 dicembre 2000 è stato eletto alla Chiesa titolare di Bilta e nominato ausiliare di Palermo e ordinato vescovo il 26 gennaio 2001 nella Cattedrale di Palermo.

Dal 2 ottobre 2006 è stato nominato Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Monreale.

Il 2 dicembre 2006, il Santo Padre Benedetto XVI, lo ha elevato alla dignità di arcivescovo e Abate dell’Arcidiocesi di Monreale e Abate di Santa Maria del Bosco.

Il 23 dicembre 2006 inizia il ministero pastorale.

L’8 febbraio 2013 il Santo Padre, Benedetto XVI, accetta le dimissioni per raggiunti limiti di età e lo nomina Amministratore Apostolico.

Lascia l’Arcidiocesi il 26 aprile 2013.

 

Lo stemma episcopale si blasona: “Di argento, cappato di azzurro; caricato da un’ancora in cuore e due burelle ondate in punta, il tutto di azzurro. Sulla cappa: a destra una stella a otto punte, sulla sinistra una colomba di profilo con un ramoscello di olivo nel becco, il tutto di argento”.

L’argento del fondo vuole significare la piena disponibilità a riflettere in tutto la volontà e la grazia di Dio.

L’ancora indica l’intenzione di ancorare saldamente tutto il ministero sacerdotale ed episcopale sul vangelo e sulla dottrina della Chiesa. Vuole anche ricordare il tempo passato dapprima come studente e poi come Rettore, nell’Almo Collegio Capranica, nel cui stemma figura un’ancora.

 

La stella rappresenta la Vergine Maria, particolarmente venerata in Sicilia come Santa Maria del Cammino, detta “Odigitria”.

La colomba che porta il ramoscello d’olivo rappresenta la pace, che è offerta a tutti, in particolare al Vescovo, come dono di Dio e frutto dell’evangelizzazione.

Le due due “burelle ondate” indicano il mare che circonda tutta la terra di Sicilia.

Il motto CARITAS CHRISTI URGET indica l’impegno fondamentale del Vescovo di voler improntare tutta la sua vita alla carità verso Dio e verso il prossimo.

 

Note di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di argento, cappato di azzurro; caricato da un’ancora in cuore e due burelle ondate in punta, il tutto di azzurro. Sulla cappa: a destra una stella a otto punte, sulla sinistra una colomba di profilo con un ramoscello di olivo nel becco, il tutto di argento”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro
Partizioni:
interzato in cappa
Oggetti dello stemma:
ancora, becco, colomba, punta, ramoscello di Olivo, stella
Pezze onorevoli dello scudo:
burella
Attributi araldici:
a destra, a sinistra, caricato in cuore, caricato in punta, di profilo

LEGENDA

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  • gonfalone
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