Monsignor Francesco Beschi


Monsignor Francesco Beschi

Monsignor Francesco Beschi è nato a Brescia il 6 agosto del 1951 ed è stato ordinato sacerdote il 7 giugno 1975.

Oltre agli studi teologici mons. Beschi ha ottenuto il diploma di violino presso il Conservatorio della sua città natale. Una parrocchia periferica, San Giulio Prete al Villaggio Sereno, è stata la sua prima destinazione.

Nel 1981, è stato destinato alla parrocchia della Cattedrale come vicario cooperatore e mansionario e, nel 1987, viene nominato direttore dell’Ufficio famiglia.

Nel 1989 gli viene affidata la direzione del Centro pastorale Paolo VI.

In quegli anni, segue anche il giovane clero nelle attività del biennio formativo.

Nel 1999 è nominato vicario episcopale per la pastorale dei laici e per i loro organismi di comunione e, nel 2001, provicario generale della diocesi.

Il 25 marzo 2003 viene eletto Vescovo titolare di Vinda e ausiliare del Vescovo di Brescia ed è consacrato nella Cattedrale di Brescia il 18 maggio 2003.

Il 22 gennaio 2009 è stato nominato vescovo di Bergamo e si è insediato il 15 Marzo 2009.

Nella Conferenza Episcopale Italiana, è membro della Commissione Episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese.

Lo stemma del vescovo si blasona: “Incappato: nel 1° d’argento, alla croce di Lorena d’oro, sormontata da una stella dello stesso; nel 2° d’azzurro, a due gigli d’oro nei cantoni del capo”.

Nello stemma di monsignor Francesco Beschi il triangolo argenteo indica la perfezione della divinità, richiamando il mistero della Santissima Trinità. L’azzurro, come colore del cielo, simboleggia l’aspirazione all’alto, la tensione alla gloria incorruttibile. La croce a doppia traversa d’oro, nel triangolo, è un riferimento alla Cattedrale di Brescia e al tesoro delle Sante Croci, che vi è conservato.

La stella a cinque punte d’oro è simbolo tipicamente mariano. I gigli, aggiunti allo stemma a seguito della nomina a vescovo di Bergamo, identificano il patrono della diocesi, Sant’Alessandro, dal cui sangue nacquero quei fiori a simboleggiare la purezza della fede del martire. Le parole evangeliche “Secundum verbum tuum”, con cui la Beata Vergine Maria accoglie l’Incarnazione, richiamano l’Annunciazione, solennità nella quale Monsignor Beschi fu elevato al grado dell’episcopato, nel 2003.

 

 

Note di Bruno Fracasso

Liberamente tratte dal sito istituzionale

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Incappato: nel 1° d’argento, alla croce di Lorena d’oro, sormontata da una stella dello stesso; nel 2° d’azzurro, a due gigli d’oro nei cantoni del capo”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro
Partizioni:
interzato in cappa
Oggetti dello stemma:
croce di Lorena, giglio, stella
Attributi araldici:
nel cantone del capo, sormontato

LEGENDA

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