Monsignor Felice Accrocca
Monsignor Felice Accrocca
Storia e informazioni
Monsignor Felice Accrocca è nato il 2 dicembre 1959 a Cori, in provincia di Latina.
Dopo la maturità scientifica ha frequentato i corsi teologici presso il Pontificio Collegio Leoniano di Anagni. Successivamente ha conseguito la Laurea in Lettere all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e il Dottorato in Storia Ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana.
È stato ordinato presbitero a Cori il 12 luglio 1986.
Dopo l’ordinazione è stato:
- viceparroco della parrocchia Santa Maria Assunta in Cielo, a Cisterna (1986-1989);
- parroco della parrocchia S. Luca, a Latina (1989-2004);
- moderatore della Curia Vescovile (2001-2003);
- parroco della parrocchia S. Pio X, a Latina (2003-2012);
- assistente diocesano dell’Azione Cattolica (2003-2007);
- segretario del Sinodo Diocesano (2005-2012);
- coordinatore della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali e Caporedattore del mensile della Diocesi “Chiesa Pontina”;
- direttore della Scuola Diocesana di Teologia “Paolo VI” (dal 1994);
- vicario Episcopale per la Pastorale diocesana (dal 1999);
- responsabile dei seminaristi diocesani (dal 2007);
- parroco della parrocchia Sacro Cuore e Amministratore Parrocchiale di San Pio X, a Latina (dal 2012);
- docente di Storia della Chiesa medievale presso la Pontificia Università Gregoriana.
Il 18 febbraio 2016 è stato nominato arcivescovo metropolita di Benevento e consacrato il 15 maggio nella parrocchia del Sacro Cuore in Latina. Ha preso possesso canonico dell’Arcidiocesi il 12 giugno del 2016.
Dal 5 dicembre 2020 è Membro della Congregazione delle Cause dei Santi.
Nella sessione del 27-29 settembre 2021 del Consiglio Episcopale Permanente è stato nominato Membro della “Commissione Episcopale per l’Evangelizzazione dei Popoli e la Cooperazione tra le Chiese” e ricopre per lo stesso settore l’incarico come delegato regionale della Conferenza Episcopale Campana.
Il suo stemma si blasona: “D’azzurro alla torre d’argento, merlata di quattro pezzi, aperta e finestrata di nero, fondata su una roccia al naturale, accompagnata da una colomba del secondo, radiosa d’oro, nel canton destro, e da una stella d’argento nel canton sinistro del capo”.
Il suo motto, “NISI DOMINUS ÆDIFICAVERIT”, tratto dal salmo 126: “Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori”.
Lo scudo è quello sannitico perché ha la forma di quello dei guerrieri sanniti, antichi abitanti delle terre dell’archidiocesi. La torre rappresenta la “casa” dell’arcivescovo, ossia la Chiesa di Benevento, costruita sulla roccia che è Cristo; dalla terra essa s’innalza verso il cielo illuminata da fede, speranza e carità, simboleggiate dalle tre aperture che compaiono sull’edificio. Ciò avviene sotto lo sguardo delicato e attento di Maria, Stella del Mattino, “Vergine fatta Chiesa” (san Francesco d’Assisi).
Note di Bruno Fracasso
Liberamente tratte dal sito diocesano
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Bruno Fracasso
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’azzurro alla torre d’argento, merlata di quattro pezzi, aperta e finestrata di nero, fondata su una roccia al naturale, accompagnata da una colomba del secondo, radiosa d’oro, nel canton destro, e da una stella d’argento (8) nel canton sinistro del capo”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune