Monsignor Claudio Cipolla


Monsignor Claudio Cipolla

Storia e informazioni

Monsignor Claudio Cipolla è nato a Goito, in Provincia di Mantova l’11 febbraio 1955.

Claudio Cipolla dal 18 luglio 2015 è il 135º vescovo di Padova.

Claudio Cipolla nasce a Goito, in provincia e diocesi di Mantova, l’11 febbraio 1955.

Nel 1966 è entrato nel seminario di Mantova, il 24 maggio 1980 viene ordinato presbitero.

Ha svolto molti incarichi sia a livello diocesano sia a quello nazionale, rappresentando la diocesi mantovana. È stato vicario parrocchiale dal 1980 al 1990 e poi parroco della parrocchia di Sant’Antonio di Porto Mantovano fino al 2015.

Nel 1990 riceve l’incarico di direttore della Caritas diocesana di Mantova e nel 2008 viene nominato vicario episcopale per il settore pastorale, ruolo che manterrà fino alla nomina episcopale.

Nell’ambito dell’A.G.E.S.C.I. è stato assistente della Branca Esploratori e Guide dal 1988 al 1990 e dal 1990 fino al 1992 assistente provinciale.

Il 18 luglio 2015 papa Francesco lo nomina vescovo di Padova. Il 27 settembre successivo riceve l’ordinazione episcopale, nella basilica di Sant’Andrea a Mantova. Il 18 ottobre prende possesso della diocesi, diventando così anche vice gran cancelliere della Facoltà teologica del Triveneto.

Dopo poche settimane dall’ingresso in diocesi, balza alle cronache nazionali per aver proposto di fare «tanti passi indietro» sui simboli natalizi, pur di mantenere relazioni fraterne coi non cristiani. A causa di tali esternazioni, si guadagna le critiche di alcuni esponenti veneti della Lega Nord, tra cui il presidente del Veneto Luca Zaia e l’allora sindaco di Padova Massimo Bitonci.

Alla Giornata mondiale della gioventù 2016 di Cracovia indice il sinodo dei giovani.

Il 16 maggio 2021, indice il sinodo diocesano che viene aperto il 5 giugno 2022.

 

Lo stemma di Monsignor Cipolla si blasona: «Partito: nel 1º di rosso alla brocca d’argento posta in banda, versante tre gocce d’azzurro; nel 2º d’argento seminato di gocce di rosso».

Le parole scelte da Mons. Claudio Cipolla per il suo motto episcopale si rifanno al Vangelo di Marco laddove l’Evangelista narra dell’incontro tra Gesù e il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, che sedeva lungo la strada a mendicare; al passaggio di Gesù costui grida a gran voce affinché il Maestro gli ridoni la vista e quando Gesù chiede che gli sia portato davanti, quanti gli stanno appresso lo esortano ad alzarsi: «Coraggio, alzati, ti chiama!».

Il primo campo, di rosso, rappresenta la carità, l’amore e il sangue: l’amore intenso e assoluto del Padre che invia il Figlio a versare il proprio sangue.

L’argento in araldica è il simbolo della trasparenza, quindi della Verità e della Giustizia.

La brocca è un chiaro riferimento a San Prosdocimo, primo vescovo e Patrono della Diocesi di Padova che viene spesso rappresentato con una brocca nella destra a sottolineare la sua infaticabile attività di battezzatore dei primi cristiani di questa parte d’Italia.

La seconda parte dello scudo è caratterizzata da un «seminato» di gocce rosse per ricordare la Diocesi di Mantova, poiché la tradizione vuole che i Sacri Vasi, insigni reliquiari custoditi nella Chiesa di Sant’Andrea a Mantova, conservino al proprio interno frammenti di terra intrisi del sangue di Cristo che Longino, il soldato che dai piedi della croce sferrò il colpo di lancia nel costato di Cristo, raccolse e portò con sé a Mantova.

 

 

Note di Bruno Fracasso

Liberamente tratte dal sito della diocesi

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Partito: nel 1º di rosso alla brocca d’argento posta in banda, versante tre gocce d’azzurro; nel 2º d’argento seminato di gocce di rosso”.

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