Monsignor Antonio D’Angelo


Monsignor Antonio D’Angelo

Storia e informazioni

Monsignor Antonio D’Angelo dal 1º agosto 2024 è arcivescovo metropolita dell’Aquila.

È nato a Castelmauro, in provincia di Campobasso, il 2 marzo 1971.

Ha seguito un percorso universitario a Bologna e, in seguito, si è iscritto al Pontificio seminario regionale abruzzese-molisano di Chieti, dove ha conseguito il baccellierato in teologia.

Il 14 settembre 1996 è stato ordinato presbitero, nel suo paese natale, dal vescovo di Termoli-Larino Domenico Umberto D’Ambrosio.

Dopo l’ordinazione è diventato vicario parrocchiale della parrocchia di San Giovanni Battista a Colletorto; di questa stessa parrocchia è stato nominato amministratore parrocchiale, nel 1997, e poi parroco, nel 1999.

Nel 2005 ha ricevuto gli incarichi di direttore della Caritas diocesana, fino al 2007, e di canonico della concattedrale di Larino. A partire dal 2007 è stato vicerettore del Pontificio seminario regionale abruzzese-molisano e, fino al 2012, direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale vocazionale.

Nel 2008 ha ottenuto la licenza in teologia pastorale alla Pontificia Università Lateranense di Roma, mentre nel 2018 il diploma presso l’Istituto superiore per formatori della Pontificia Università Gregoriana.

È stato membro del consiglio presbiterale diocesano di Termoli-Larino, dal 2008, e della commissione presbiterale italiana in seno alla Conferenza Episcopale Italiana, dal 2018. Nel 2010 è divenuto economo del seminario regionale, del quale è stato nominato rettore nel 2016.

Il 14 agosto 2021 papa Francesco lo ha nominato vescovo titolare di Cerenza e vescovo ausiliare dell’Aquila.

Il 12 settembre seguente ha ricevuto l’ordinazione episcopale, nella basilica di Santa Maria di Collemaggio all’Aquila, dal cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo metropolita dell’Aquila, co-consacranti Gianfranco De Luca, vescovo di Termoli-Larino, e Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo metropolita di Campobasso-Boiano.

Il 19 agosto 2023 lo stesso pontefice lo ha nominato arcivescovo coadiutore dell’Aquila.

Il 1º agosto 2024, avendo il papa accolto la rinuncia per raggiunti limiti di età del cardinale Giuseppe Petrocchi, è succeduto alla medesima sede.

Presso la Conferenza episcopale abruzzese-molisana è delegato per il laicato e per la cooperazione missionaria tra le Chiese. Il 10 giugno 2024 è stato eletto segretario generale della Conferenza stessa.

Lo stemma del nuovo arcivescovo, ideato e realizzato nella sua versione originale da Giuseppe Quattrociocchi, si blasona: “D’azzurro, alla Croce latina patente d’oro, piantata su una montagna erbosa movente dalla punta, accompagnata nel cantone sinistro del capo da una stella di otto punte d’argento”.

Il motto: CARITAS ET OBOEDIENTIA, che è in lettere maiuscole lapidarie di nero, è caricato su di un cartiglio svolazzante d’argento, listato d’azzurro, posto in punta.

Gli ornamenti esteriori sono quelli che qualificano un arcivescovo.

La croce elevata sopra il monte è l’esplicita immagine del mistero della morte di Cristo sul Calvario, immagine che rinvia anche al santo eremita papa Celestino V che dei monti dell’Abruzzo fece la sua dimora e della Croce il simbolo della sua avventura cristiana.

Il motto “Caritas et obœdientia” esprime il cuore del mistero dell’abbandono di Cristo alla morte in croce; obbedendo alla volontà̀ del Padre, il Figlio unigenito fatto uomo dona la sua vita per amore degli uomini. La stella che illumina la scena della morte sul Calvario indica la presenza di Maria che sotto la Croce, condividendo il dolore e l’abbandono del Figlio, ci invita a partecipare al suo amore obbediente.

 

 

Note di Bruno Fracasso