Marie-Joseph-Xavier Barbier-de Montault


Marie-Joseph-Xavier Barbier-de Montault

Lo stemma del celebre araldista (e liturgista) mons. Marie-Joseph-Xavier Barbier-de Montault si blasona : « Ecartelé : au I et au IV de gueules au chevron d’or accompagné de trois étoiles de même ; au II et au III d’azur a deux mortiers de guerre d’argent, enflammés de gueules , posés en pals, l’un sur l’autre », che corrisponde a : « Inquartato : al primo e al quarto di rosso allo scaglione d’oro accompagnato da tre stelle dello stesso ; al secondo e al terzo d’azzurro a due mortai da guerra, infiammati di rosso, posti in palo , l’uno sull’altro ».

Lo stemma è ottenuto unendo l’emblema proprio dei Montault (mortai) con quello dei Barbier (scaglione) ed è solitamente rappresentato accollato alla croce di Malta e con la croce del Santo Sepolcro pendente sotto allo scudo, nonché timbrato dal galero viola dei prelati “Camerieri” di S.S.

 

Rinomato storico, archeologo, araldista, iconologo, teologo, liturgista, cerimonialista, insegnante nacque a Loudun il 6 febbraio 1830 e battezzato col nome di Marie-Joseph-Xavier, era figlio di Joseph Barbier (1800-1880) e della nobildonna d’Adélaïde Montault (1808-1865), attraverso la quale era pronipote di Charles II Montault-Désilles, vescovo di Angers dal 1803 al 1839.

Entrato nel seminario vescovile di Mongazon, proseguì gli studi al Séminaire Saint-Sulpice di Parigi e quindi a Roma. Durante il suo soggiorno in Italia fece importanti scoperte archeologiche a Monza.

Il nuovo vescovo di Angers, Guillaume Angebault, lo nomina storiografo della Diocesi, e, nel 1857, Xavier Barbier de Montault crea il Museo Diocesano, del quale sarà direttore fino al 1867 quando tornerà in Italia per i successivi quattordici anni. Nel 1869 il papa Pio IX lo nomina “Cameriere Segreto” e prelato della Casa Pontificia, referendario del Tribunale della Segnatura e primicerio dell’arcibasilica di San Giovanni in Laterano e dell’Università del Santissimo Salvatore in Laterano.

 

Per i propri meriti ottenne il titolo di Commendatore dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme, la Gran Croce dell’Ordine di Francesco I delle Due Sicilie, il cavalierato dell’Ordine di San Gregorio magno e dello Sperone d’Oro, nonché il titolo di conte di Laterano.

Fu nominato canonico onorario dei collegi delle cattedrali di Anagni, Manfredonia, Moûtiers e Langres.

Come docente fu nominato “Officier de l’Instruction publique” (Ufficiale della Pubblica Istruzione Francese) e membro dell’Accademia romana dei Portici, della Pontificia Accademia Archeologica e dell’Accademia del Tevere, e membro di diverse società erudite in Francia.

Come teologo, assistette mons. Desflèches, vicario apostolico in Cina, al Concilio Vaticano I (1870).

Fu proposto come vescovo in diverse occasioni, ma incontrò diverse opposizioni da parte dell’alto clero e del governo francese a causa del suo “ultramontanismo” filopapale. Morì in Francia a Blaslay il 30 marzo 1901 a 71 anni.

 

Delle sue numerose opere ricordiamo:

 

  • L’Année liturgique à Rome;
  • Le Costume et les usages ecclésiastiques selon la tradition romaine;
  • Traité pratique de la construction, de l’ameublement et de la décoration des églises
  • La Cathédrale d’Anagni, éditeur V. Didron, 1858
  • La grande pancarte de la basilique de Latran, in-4°, à 2 col., 37 p. (Extrait. de la Revue de l’Art chrétien)
  • Journal d’un voyage archéologique dans le diocèse de Verdun, Nancy, 1889, in 8, 42 p. (Extrait du journal de la Société d’archéologie Lorraine, sept.-oct. 1889)
  • Épigraphie du département de Maine-et-Loire, Répertoire historique et archéologique de l’Anjou, 1868-1869
  • Traité d’iconographie chrétienne, 2 volumes, Paris, Société de Librairie Ecclésiastique et Religieuse, 1898.

Note di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


«Inquartato : al primo e al quarto di rosso allo scaglione d’oro accompagnato da tre stelle dello stesso; al secondo e al terzo d’azzurro a due mortai da guerra, infiammati di rosso, posti in palo , l’uno sull’altro ».

Oggetti dello stemma:
mortaio da guerra, stella
Pezze onorevoli dello scudo:
scaglione
Attributi araldici:
accompagnato, infiammato, posto in palo, posto uno sull'altro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune