Gregorio XVI – Cappellari


Gregorio XVI – Cappellari

Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 settembre 1765.

Ebbe una solida formazione teologica, d’impronta fortemente antigiansenista.

Nel conclave apertosi il 14 dicembre 1830, in una situazione critica per lo Stato della Chiesa, con l’eco delle rivoluzioni scoppiate in Francia, Belgio, Polonia, emerse netta e ferma l’opposizione fra intransigenti e moderati. I primi puntavano su De Gregorio, cardinale dal 1816, anticonsalviano, gli altri su Pacca, stimato ma ritenuto troppo anziano. Dato che nessuno dei due prevaleva, gli intransigenti appoggiarono allora il Cappellari. Il 2 febbraio 1831, dopo cinquanta giorni di conclave, venne eletto con trentadue voti su quarantuno il Cappellari, che prese il nome di Gregorio XVI, il 6 febbraio, fu consacrato vescovo.

Gregorio XVI, con gli stranieri nello stato pontificio, dichiarò che avrebbe attuato riforme in particolare la separazione tra religione e amministrazione.

Per garantire in ogni circostanza la sicurezza e la rapidità della successione,  nelle sue encicliche Gregaìorio XVI prevedeva che alla morte del papa, i cardinali capi delle tre classi, insieme con il cardinal vicario e con il camerlengo, decidessero se procedere all’elezione appena raccolti la metà più uno dei porporati.

Sul piano propriamente religioso, spirituale,  il suo ideale restava una cristianità, con una Chiesa riconosciuta, rispettata come maestra e guida, con gli Stati pronti ad aiutarla.

È nota la dura condanna contro la libertà di coscienza, considerata pura conseguenza dell’indifferentismo. Essa riprovò insieme la libertà illimitata di stampa, la separazione fra Chiesa e Stato, gli attentati al matrimonio e al celibato ecclesiastico e le associazioni interconfessionali, sottolineando la fedeltà dovuta ai principî.

Nel pensiero cattolico della prima metà dell’Ottocento si fronteggiavano due correnti: il tradizionalismo che negava alla ragione la capacità di provare le fondamentali verità spirituali, immortalità, esistenza di Dio, premesse della fede, e il semirazionalismo che rivendicava invece alla ragione il compito di spiegare almeno parzialmente i misteri cristiani. Gregorio XVI, seguì una via equilibrata, condannando tutti e due i sistemi, difendendo la ragione ma sottolineandone i limiti.

Sotto il suo pontificato, il Sacro Collegio venne radicalmente rinnovato prediligendo gli intransigenti. Il Collegio cardinalizio conservò una fisionomia fortemente italiana, addirittura un po’ provinciale, per l’assenza di vescovi di capitali estere come Parigi, Vienna, Monaco o Madrid e la presenza di pastori di piccole diocesi del Lazio o delle Marche, sia pure dopo brillanti carriere all’estero come nunzi.

Il pontificato gregoriano si chiuse il 1° giugno 1846 con una morte che, dopo una breve malattia di cui non si capì la gravità, colse di sorpresa anche i suoi stretti aiutanti.

Come pontefice Gregorio XVI appare a distanza con un triplice aspetto. È il campione della libertà della Chiesa in Svizzera, in Germania, nella penisola iberica, nella stessa Russia. È un papa che più volte mostra un’inattesa apertura e una precisa comprensione dei tempi. D’altra parte non possiamo dimenticare ritardi e chiusure nell’amministrazione pontificia, le condanne della Mirari vos (1832), con l’angusta visione d’una Chiesa immutabile mai soggetta a crisi e l’aperta sfiducia nel laicato, la libertà di coscienza legata all’indifferentismo, quindi vista come errore e follia. Nota di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


Altre immagini


Nessun'altra immagine presente nel database

Profilo araldico


“Partito: nel primo della Religione Camaldolese: d’azzurro al calice d’oro sormontato da una cometa ondeggiante dello stesso disposta in palo e affiancato da due colombe affrontate d’argento in atto di bere nel calice; nel secondo di Cappellari: troncato d’azzurro e d’argento, alla fascia di rosso attraversante, caricata di tre stelle a sei punte d’oro e accompagnata in capo da un cappello ecclesiastico con due cordoni e due fiocchi di nero”.

Colori dello scudo:
argento, azzurro, rosso
Partizioni:
troncato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune