Capitolo dei Canonici della Cattedrale di Fidenza


Capitolo dei Canonici della Cattedrale di Fidenza

Storia e informazioni

Il Capitolo Cattedrale è un Collegio di dodici Sacerdoti Canonici, i cui titoli sono presi dalle più antiche parrocchie cittadine (esistenti o scomparse):
 

  1. San Clemente, che è anche il Presidente
  2. Sant’Alessandro
  3. San Michele Arcangelo, che è anche Canonico Teologo
  4. San Francesco d’Assisi, che ricopre l’incarico di Penitenziere
  5. San Donnino Martire
  6. San Pietro Apostolo
  7. San Paolo Apostolo
  8. San Giovanni Battista
    9. San Giuseppe, Sposo di Maria SS.ma
  9. San Marco Evangelista
  10. San Gislamerio
  11. San Margherita

Il Capitolo è presieduto dal Parroco della Cattedrale, il quale acquisisce, in forza dell’ufficio, il Canonicato di San Clemente; acquisisce, inoltre, il diritto di precedenza su tutti i Canonici, fatti salvi altri motivi generali di precedenza previsti dal diritto.

 

Ogni canonico indossa una particolare croce pettorale che porta sul recto l’immagine di San Donnino e la legenda FIDENTINAE ECCLESIAE DEFENSOR ET CIVITATIS (“Difensore della Chiesa Fidentina e della Città”); mentre sul verso sono incisi: lo stemma del vescovo in carica, quello del Capitolo e la legenda IN LAUDEM DOMNINI MARTYRIS (“In lode di San Donnino Martire”), che è anche il motto del Capitolo.

 

Il Vescovo può nominare, udito il Capitolo, “Canonici onorari” Sacerdoti particolarmente benemeriti; questi non assumono obblighi né acquisiscono voce attiva e passiva alle adunanze capitolari, ma acquisiscano il diritto di portare le insegne canonicali e di partecipare a tutte le celebrazioni liturgiche che si svolgono in Cattedrale.
 

Lo stemma del Capitolo della Cattedrale di si blasona:

 

Inquartato: nel primo, d’azzurro alla croce greca patente d’oro, nel secondo di rosso a una palma di verde; nel terzo pure di rosso a una corona d’oro gemmata, nel quarto d’argento a otto fasce ondate d’azzurro. Motto: IN LAUDEM DOMNINI MARTYRIS”.

 

Lo scudo, secondo la tradizione italiana è timbrato da un galero di canonico, con due cordoni annodati al centro, con tre fiocchi pendenti da ciascun lato, il tutto di nero.

 

La croce è il simbolo di Cristo; la palma e la corona sono gli attribuiti iconografici dei martiri e, insieme al campo ondato (che richiama il torrente Stirone), sono un riferimento al patrono San Donnino e al suo martirio.

 

L’azzurro rappresenta la gloria, la virtù e la fermezza incorruttibile; il rosso, richiama il sangue versato, e rappresenta il martirio e la professione di fede; il verde è simbolo della vittoria, dell’onore, dell’abbondanza e della speranza nel Paradiso.

 

Lo Statuto vigente del 15 agosto 2018 è stato approvato dal vescovo Ovidio Vezzoli l’8 ottobre 2018. Secondo l’art. 12: “L’abito corale è costituito dalla veste talare, dal rocchetto liturgico, dalla mozzetta violacea (per antica tradizione e privilegio) e dalla croce pettorale con nappa … L’abito corale può essere usato solo nelle celebrazioni liturgiche nella Cattedrale e in Diocesi; fuori Diocesi è permesso: quando i Canonici rappresentano il Capitolo; quando sono inviati a rappresentare il Vescovo; quando assistono il Vescovo diocesano nelle celebrazioni liturgiche”.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Inquartato: nel primo, d’azzurro alla croce greca patente d’oro, nel secondo di rosso a una palma di verde; nel terzo pure di rosso a una corona d’oro gemmata, nel quarto d’argento a otto fasce ondate d’azzurro. Motto: IN LAUDEM DOMNINI MARTYRIS”.

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LEGENDA

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