Diocesi di Lugano


Diocesi di Lugano

La Diocesi di Lugano (Dioecesis Luganensis) ha come patroni San Carlo Borromeo e Sant’Abbondio di Como, ma ha adottato come stemma la graticola sulla quale venne martirizzato San Lorenzo, riprendendo quello della collegiata dedicata a quel santo che divenne sede della cattedrale all’atto dell’erezione della Diocesi nel 1888. Il collegio dei canonici di Lugano risale al 1078 ed era guidato da un arciprete.

 

Normalmente si rappresenta il solo scudo, accollato alla croce astile d’oro (uso diffuso nelle Diocesi svizzere).

 

Storicamente il territorio ticinese fu soggetto al vescovo di Como, che ebbe una propria residenza nel borgo di Lugano, facendo della locale pieve di San Lorenzo Martire una “semi-cattedrale” (come viene citata nei documenti in occasione del soggiorno del vescovo). Una piccola parte dell’attuale circoscrizione diocesana (in pratica le parrocchie che, ancor oggi, osservano il rito ambrosiano: Capriasca e Brissago) era soggetta all’arcivescovo di Milano fino al XIX secolo. Con l’indipendenza del Canton Ticino del 1803 la popolazione cominciò a manifestare il desiderio di ottenere un vescovo proprio.

 

Con la convenzione del 1º settembre 1884 tra la Santa Sede e la Confederazione Elvetica si ebbe una prima separazione delle parrocchie del Cantone Ticino. Venne nominato un amministratore apostolico nella persona del vescovo (cattolico) di Basilea Eugenio Lachat, che arrivò in Ticino il 10 agosto 1885 e morì solo un anno dopo, il 1º novembre. Suo successore fu Vincenzo Molo che restò in carica dal 1887 al 1904.

 

Direttamente soggetta alla Santa Sede, venne istituita da papa Leone XIII con la bolla Ad universam del 7 settembre 1888. Fu formalmente unita in perpetuo aeque principaliter alla diocesi di Basilea, ma governata da un amministratore apostolico, nominato dalla Santa Sede che prese il posto dei vescovi di Basilea. Con questo titolo si susseguirono tre prelati: Alfredo Peri-Morosini (1904-1916), Aurelio Bacciarini (1917-1935), Angelo Jelmini (1936-1968) e Giuseppe Martinoli (1968-1978).

L’8 marzo 1971, in seguito all’entrata in vigore della convenzione del 24 luglio 1968 tra la Santa Sede e la Confederazione Elvetica, l’amministrazione apostolica del Cantone Ticino si separò dalla diocesi di Basilea e in forza della bolla Paroecialis et Collegialis di papa Paolo VI divenne una diocesi indipendente il cui territorio coincide con quello dello svizzero Canton Ticino; l’amministratore apostolico in carica Giuseppe Martinoli venne nominato dal papa primo vescovo di Lugano e la città divenne sede vescovile formalmente nel 1975.

 

Nella convenzione del 24 luglio 1968 (art. 1, par. 3) vengono definite le regole per la successione alla cattedra di San Lorenzo: “Il Vescovo di Lugano sarà nominato dalla Santa Sede e scelto tra i sacerdoti cittadini ticinesi“.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

 

 

Bibliografia

 

Montorfani, Pietro. STORIA DI UNA CATTEDRALE. San Lorenzo e la comunità del borgo di Lugano. In “Arte e Cultura” 1/2017, Edizioni Giornale del Popolo, Lugano 2017.

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Colori dello scudo:
azzurro, rosso

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