Diocesi di Coira


Diocesi di Coira

La Diocesi di Coira (Diözese Chur, documentata come esistente dal 951) possiede un proprio sigillo almeno dal 1038, in quell’epoca e in quelle successive le figure rappresentate era la Vergine Maria Assunta, alla quale fu dedicata la cattedrale sola o abbinata a san Lucio, patrono della Diocesi. Lo stambecco appare per la prima volta come simbolo dei vescovi di Coira in un documento del 1291, ma non si sa con certezza il motivo di quella adozione, anche se molti riutengono sia un riferimento alla fede ferma e alla posizione del territorio, di certo compare come emblema dei vescovi Johannes I Pfefferhard (1325) e Ulrich von Ribi intorno al 1331. In seguito, (XIV secolo) il simbolo venne adottato anche dalla città e dalle magistrature del territorio: l’Alta Corte di Giustizia (Hochgerichts, il vescovo di Coira era anche feudatario imperiale per il suo territorio, e dalle “Case di Dio” (Gotteshausbund): la federazione, fondata nel 1367, che formava una delle Tre Leghe dei Grigioni (o “Leghe Grige”: Grauen Bundes). Anche il Canton Grigioni (Kanton Graubünden) ha adottato lo stambecco nero (schwarze Steinbock) come emblema nel 1932.

 

La Diocesis Curiensis venne fondata nel IV secolo ed era suffraganea dell’arcidiocesi di Milano già dal 451 e fino al trattato di Verdun dell’843, anno in cui passò alla sede metropolitana di Mauna/Magonza, fino alla soppressione di quella provincia ecclesiastica nel 1803; da allora dipende direttamente dalla Santa Sede.

 

Comprende i cantoni: Grigioni, Svitto, Glarona, Zurigo, Obvaldo, Nidvaldo ed Uri, corrispondenti all’incirca all’antico territorio della Retia Prima.

 

L’imperatore Ottone I conferì ampi privilegi e dotazioni ai vescovi-conti di Coira. Ma più tardi i signori di Vaz, inizialmente “advocati” del vescovo per la giustizia secolare finirono per prevaricarlo, fino a che, nel 1300, il vescovo Siegfried von Gelnhausen riscattò la diocesi imperiale di Coira dalle mani dei baroni von Vaz e divenne ambasciatore dell’imperatore Enrico VII in Italia.

 

Nel XIV secolo la città di Coira – che aveva aderito alla Lega Caddea – mal sopportavano la signoria episcopale (assalti degli abitanti di Coira al castello del vescovo nel 1422 e nel 1435). Verso la metà del XV secolo il capitolo cattedrale e la Lega Caddea ebbero un grave conflitto con Heinrich von Hewen, vescovo di Costanza e amministratore apostolico di Coira. Il dominio temporale del principe vescovo di Coira si estendeva sulla città stessa, i cosiddetti Quattro villaggi (Cinque villaggi), la Bregaglia, l’Oberhalbstein, l’Engadina, la Domigliasca, Poschiavo, la val Monastero e la val Venosta (alle quali nel tardo Medioevo, si aggiunsero ance anche la Val Chiavenna e Bormio); al di fuori di questo territorio, vi erano poi alcuni possedimenti di minore importanza, per esempio nella signoria di Flums.

 

Fra i conventi retici medievali spiccavano Disentis, Monte Maria (in val Venosta, oggi territorio italiano), Müstair, Pfäfers, Cazis, San Lucio, Churwalden e S. Nicola.

 

In occasione della nomina del vescovo Lucius Iter, la Lega Caddea, allora ancora a maggioranza cattolica, rivendicò con la promulgazione dei Sei articoli nell’ottobre del 1541, la propria compartecipazione alla gestione della diocesi. L’accettazione degli articoli da parte del vescovo garantì però la continuità della diocesi e portò al riconoscimento, nel 1543, della sovranità episcopale sullo Hof.

Dopo la metà del XVI secolo, la maggior parte dei comuni grigionesi aveva aderito alla Riforma.

 

Il capitolo della cattedrale venne fissato in sei membri residenti (a Coira) e ulteriori diciotto non residenti, tutti partecipavano alla elezione del vescovo e, per farne parte, occorreva avere una origine nobile o essere in possesso di un titolo accademico (come previsto dagli Statuti emanati nel 1598 dal nunzio Giovanni Della Torre). Il preposito veniva designato dalla Santa Sede, il decano dal capitolo, il cantore e il custode dal vescovo.

 

La Dieta federale del 1804 rinunciò alla secolarizzazione di Coira, ma il vescovo perse i diritti di sovranità temporale e i possedimenti diocesani in Tirolo (Fürstenburg) che passarono all’Austria. Rimase di proprietà vescovile solo il palazzo vescovile (Hof) di Coira, che mantenne uno statuto particolare fino al 1852.

 

Il territorio della diocesi subì importanti cambiamenti all’inizio del XIX secolo: nel 1805 Tirolo e Vorarlberg passarono alla Baviera, che nel 1807 vietò al vescovo l’esercizio delle proprie funzioni in queste regioni. Nel 1808 il vescovo Karl Rudolf Buol von Schauenstein rinunciò ai suoi diritti sulle parti della diocesi divenute bavaresi, che dall’anno seguente furono attribuite provvisoriamente (e dal 1816 in modo definitivo) alle diocesi di Bressanone e Trento.

Ad eccezione del Liechtenstein, la diocesi di Coira comprese solo territori elvetici e nel 1819 il papa assegnò al vescovo di Coira la quasi totalità dei territori su suolo svizzero della disciolta diocesi di Costanza.

 

Nel 1823 venne creata la diocesi doppia di San Gallo (ex principato monastico) e Coira. Svitto, una delle antiche terre della diocesi di Costanza, si unì definitivamente a Coira nel 1824. Uri (senza la valle d’Orsera, che già apparteneva a Coira), Untervaldo, Glarona e Zurigo furono uniti “in modo provvisorio” a Coira (ma lo sono rimasti fino ad ora), Sciaffusa fino al 1841 (per poi passare a Basilea), i due cantoni di Appenzello fino al 1867 (poi uniti a San Gallo).

 

Nel 1867 Como cedette le parrocchie di Brusio e Poschiavo alla diocesi di Coira, che da allora si estende a tutto il territorio grigionese.

 

L’opposizione dei due governi cantonali pose fine nel 1836 alla diocesi doppia di Coira-San Gallo, che divennero due diocesi indipendenti.

 

Nel 1997 il Liechtenstein fu separato dalla diocesi di Coira ed eretto in arcidiocesi il 2 dicembre 1997 (il territorio corrisponde all’antico decanato di Vaduz), alla cui testa venne chiamato il vescovo di Coira Wolfgang Haas, a sua volta sostituito a Coira da Amédée Grab, eletto dal capitolo. Nel 1917 furono definitivamente istituite le cariche di vicario generale e di officiale. Accanto al vicariato generale di Zurigo, creato nel 1956, nel 1970 ne sorsero altri due: uno per i cantoni della Svizzera centrale, uno per i Grigioni, Glarona e il Liechtenstein.

 

Il primo seminario della diocesi di Coira fu aperto a Merano nel 1800, ma venne chiuso nel 1807 per volontà del nuovo governo della Baviera che controllava la regione, riprese nello stesso anno l’attività didattica nell’antica abbazia premonstratense di San Lucio a Coira.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

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