Cardinale Giuseppe Petrocchi
Cardinale Giuseppe Petrocchi
Storia e informazioni
Il cardinale Giuseppe Petrocchi è nato a Venagrande, nel Comune di Ascoli Piceno, il 19 agosto 1948. È entrato nel seminario vescovile di Ascoli Piceno il 4 ottobre 1965, e vi ha completato gli studi liceali, conseguendo la maturità classica. Nel settembre 1967 il Vescovo, Mons. Marcello Morgante, lo ha inviato presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore. Ha compiuto gli studi filosofici e teologici presso la Pontificia Università Lateranense, dove ha conseguito il baccalaureato in filosofia e la licenza in teologia dogmatica. Successivamente si è laureato in filosofia presso l’Università Statale di Macerata e in Psicologia presso l’Università Statale di Roma.
È stato ordinato sacerdote ad Ascoli Piceno il 14 settembre 1973.
Dal 1973 al 1981 è stato Vicario Parrocchiale di SS. Pietro e Paolo seguendo la pastorale giovanile diocesanae dirigendo il Centro Diocesano Vocazionale.
Dal 1981 al 1986 è stato Parroco di Cerreto di Venarotta; dal 1986 al 15 febbraio 1998 di Trisungo. Dal 15 febbraio 1998 fino all’elezione episcopale della Parrocchia dei Ss. Pietro e Paolo in Ascoli Piceno.
Il 18 giugno 1998 è stato nominato, da papa Giovanni Paolo II, vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno. Il 20 settembre dello stesso anno, nella chiesa di san Francesco ad Ascoli Piceno, ha ricevuto la consacrazione episcopale e ha fatto il suo ingresso in diocesi il 18 ottobre.
Il Vescovo ha promosso una migliore organizzazione del lavoro e un’articolazione più efficace del Centro Pastorale Diocesano e ha posto alla guida di ciascuno degli Uffici pastorali una commissione direttiva composta da tre membri.
Nel 2002, ha avviato il cantiere della nuova Curia Vescovile, inaugurata il 14 dicembre 2008 e pensata quale “cuore pulsante” della Chiesa locale; nel 2003 ha acquisito in proprietà l’episcopio di Terracina, del quale ha successivamente promosso un radicale restauro, completato nel 2013; ha indetto nel 2005 il Primo Sinodo Diocesano celebrato durante l’anno pastorale 2011-2012.
L’8 giugno 2013 il Santo Padre Francesco ha nominato monsignor Petrocchi nuovo Arcivescovo Metropolita di L’Aquila che ne ha preso possesso canonico il 7 luglio 2013, rimanendo Amministratore Apostolico di Latina, Terracina, Sezze, Priverno fino al 15 dicembre 2013.
Papa Francesco ha annunciato la creazione a Cardinale di monsignor Petrocchi il 20 maggio 2018 durante il Regina Coeli.
Durante il Concistoro del 28 giugno è stato creato Cardinale. Il Papa gli ha segnato il titolo di Cardinale Presbitero della Basilica di San Giovanni dei Fiorentini in Roma.
Il 1° luglio L’Aquila lo ha accolto con grande gioia nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, cattedrale provvisoria, durante una gremitissima celebrazione eucaristica.
È stato nominato da Papa Francesco membro della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, della Congregazione per l’Educazione Cattolica, della Congregazione per le Cause dei Santi, della Commissione di Vigilanza sullo IOR, del Consiglio per l’Economia del Vaticano. Il 9 aprile 2020 è stato nominato da Papa Francesco Presidente della Commissione di Studio per il Diaconato femminile. L’11 gennaio 2021 è stato eletto Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana.
Attraverso lo stemma araldico, il cardinale indica il suo programma di vita e di apostolato centrato sul mistero della carità. Essa ha nella santissima Trinità il principio, il fondamento e il fine ultimo; in Cristo l’attuazione salvifica piena e definitiva; in Maria e nella Chiesa, animate dallo Spirito Santo il centro di accoglienza e di irradiazione.
Lo scudo, è inquartato. Sul primo e sul quarto quarto le tre bande in oro (fasce trasversali) simboleggiano la SS. Trinità, il cui amore provvidenziale origina, attraversa e orienta l’intero creato (fondo azzurro).
Sul secondo quarto domina il monogramma di Cristo (indicato dalle lettere X e P dell’alfabeto greco), anch’esso in oro per indicare il mistero della salvezza che si è compiuto attraverso l’incarnazione, morte, risurrezione e ascensione al cielo del Figlio di Dio fatto uomo. Lo sfondo è rosso, colore che manifesta la dimensione sacrificale della redenzione e rimanda alle tre virtù teologali (fede, speranza e carità. Sul terzo quarto appare la stella ad otto punte, simbolo di Maria e della Chiesa (di cui Maria è Madre e Modello. Il colore della stella è in oro per significare che la volontà del Signore è stata perfettamente adempiuta da Maria. Lo sfondo rosso ha lo stesso valore simbolico di quello su cui compare il monogramma di Cristo ed esprime l’intimo ed indissolubile collegamento che, per mezzo dello Spirito Santo, si stabilisce tra Gesù, Maria, la Chiesa nella storia della salvezza.
Tutto è riassunto dal motto “ANTE OMNIA CARITAS” (Prima di tutto la carità).
Note di Bruno Fracasso
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Bruno Fracasso
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