Cardinale Armand-Jean du Plessis duca di Richelieu


Cardinale Armand-Jean du Plessis duca di Richelieu

Armand-Jean du Plessis duca di Richelieu, è noto soprattutto come cardinale Richelieu. Fu nominato primo ministro dal re Luigi XIII di Francia.

Grande uomo politico, fu molto abile nel rafforzamento della monarchia francese in direzione assolutista, monarchia che, grazie alla sua azione, fu più potente rispetto a quella precedente. Richelieu, di fatto, ridusse drasticamente la potenza della nobiltà, favorendo lo sviluppo della borghesia. Egli aveva anche istituito la figura dell’intendente, ossia un rappresentante diretto del re nelle province. Tra i propositi di Richelieu alla guida dello Stato c’erano il rafforzamento del potere del re e la volontà di fare della Francia la più grande potenza d’Europa.

Per raggiungere il primo obiettivo, Richelieu si scontrò sia con i nobili sia con i protestanti, e cioè con i calvinisti francesi chiamati ugonotti. I nobili infatti volevano aumentare il loro potere: contro di essi Richelieu usò, quando necessario, la forza. Per fare della Francia la prima potenza europea, Richelieu, seguendo la sua «raison d’État», decise di far intervenire l’esercito francese nella guerra dei trent’anni contro la Spagna e l’Austria, ottenendo numerosi successi.

Nato nel 1585, a Parigi, era figlio di François du Plessis, signore di Richelieu, militare e cortigiano grand prévôt de France, e di Susanne de La Porte, figlia di un noto giurista. Quarto di cinque figli, era destinato a una carriera militare, ma si trovò ad affrontare invece una carriera ecclesiastica, nel 1605, al posto del fratello maggiore Alphonse, che l’aveva rifiutata.

Il padre morì il 10 giugno 1590 di una febbre perniciosa, lasciandolo orfano a soli 5 anni. Cominciò a vent’anni i suoi studi in teologia per essere nominato già l’anno successivo vescovo di Luçon da parte del re Enrico IV e ottenere la stessa investitura anche dal papa Paolo V pochi mesi dopo, il 17 aprile 1607. Per poterla conferire gli venne elargita una dispensa speciale per permettere una nomina a così alta prelatura già prima dei 21 anni.

Nel 1614 cominciò anche la sua carriera politica, quando riuscì a farsi eleggere deputato, diventando anche in breve il portavoce dell’assemblea. Nel novembre dello stesso anno venne nominato dalla reggente Maria de’ Medici gran cerimoniere alla corte della regina Anna d’Austria, cosa che gli permise di entrare nel consiglio del re di Francia e assumere il compito di segretario di Stato per l’interno e la guerra.

Nel 1617 l’assassinio di Concino Concini, il favorito di Maria de Medici, istigato dal re Luigi XIII, portò a un periodo di isolamento di Richelieu dalla vita politica avendo egli seguito la sovrana confinata dal figlio a Blois ed essendosi poi ritirato ad Avignone per dedicarsi agli studi di teologia.

Richiamato a Parigi con l’incarico di negoziare un accordo tra la regina madre e suo figlio, riuscì a riavvicinarli nel 1621, acquisendo fama di abilissimo negoziatore e ricevendo, in cambio dei servizi forniti, la nomina a cardinale ratificata ufficialmente a Lione il 12 dicembre 1622 anche se non si recò mai a Roma per ritirare berretta e titolo.

Il 29 aprile 1624 rientrò a far parte ufficialmente del consiglio del re e fu primo ministro. La sua abilità gli consentì di mantenere un certo equilibrio fra i filo-spagnoli, guidati da Maria de’ Medici e gli anti-spagnoli come lo stesso re, guidati da François Dorval-Langlois de Fancan, operando così in modo da ridurre lo strapotere delle famiglie dell’alta nobiltà francese.

Per eliminare il problema dell’autonomia degli ugonotti, pose l’assedio alla fortezza più munita, quella di La Rochelle, che venne conquistata nel 1628 tuttavia scelse di non infierire contro i vinti e, nel 1629, concesse agli ugonotti la libertà di culto.

Nel marzo del 1629, d’accordo con il re Luigi XIII, intervenne militarmente in Italia per sostenere i diritti di Carlo di Nevers e Rethel sul ducato di Mantova andando così contro il volere di Maria de’ Medici.

Costrinse quindi il duca di Savoia a lasciare l’alleanza con la Spagna e a schierarsi con i francesi. Nel 1631, concluse un’alleanza con il re di Svezia Gustavo II Adolfo in funzione antimperiale, costringendo l’imperatore a concedere Mantova e il Monferrato a Carlo I di Gonzaga-Nevers e alcuni territori al duca di Savoia. Con il trattato di Cherasco del 7 aprile 1631, al duca di Savoia Vittorio Amedeo I furono assegnati i territori di Trino e di Alba, e alla Francia il sito strategico piemontese di Pinerolo.

Questo aspetto della politica del cardinale si rivelò contrario alla politica di Maria de’ Medici, poiché rovesciava l’alleanza spagnola fino ad allora consolidata, per cui la regina cercò di opporsi in ogni modo, ricorrendo anche a un complotto, che non riuscì, contro Richelieu.

Per ottenere l’ubbidienza della nobiltà, non esitò a far eseguire condanne capitali ai danni di molti aristocratici. Fece anche distruggere più di 2000 castelli che non riteneva fondamentali per la difesa del territorio francese, sostituì molti coronati presenti nel consiglio del re con personaggi di più umile estrazione e, infine, vietò i duelli.

Oltre che della direzione politica del regno si occupò anche della parte economica, ristabilendo l’ordine nelle finanze reali, aumentando la pressione fiscale. Con lui, la Bastiglia divenne prigione di Stato dove rinchiudere gli avversari politici.

Nel 1631, all’apice della sua carriera politica, riuscì a ottenere dal re anche l’autorizzazione a costruire un castello e un borgo tuttora chiamato Richelieu. Nel 1635 fu nominato abate commendatario dell’abbazia di Cluny e dell’abbazia di Cîteaux, cariche che tenne fino alla morte avvenuta nel 1642 per tubercolosi polmonare.

Non molto amato dal suo popolo, riuscì anche a raccomandare al re la scelta del cardinale Giulio Mazzarino come suo successore.

Durante il lungo periodo di esercizio del potere Richelieu fu oggetto di numerosi tentativi di venir esautorato o addirittura fisicamente eliminato: nell’agosto 1626 fu ordita una cospirazione ai suoi danni dal fratello minore del re, Gastone d’Orléans, dal conte di Chalais, Henri de Talleyrand-Perigord che terminò con il perdono del re al fratello e l’esecuzione capitale del conte di Chalais.

A novembre del 1630, Maria de’ Medici, insieme con il figlio Gastone d’Orléans e ad altri membri della nobiltà ordì un complotto che consisteva nel far disapprovare al re il piano di alleanze con i paesi protestanti contro gli Asburgo, per far cadere l’autore in disgrazia di fronte al monarca stesso. Richelieu, venutone a conoscenza, riuscì in un colloquio con Luigi XIII a convincerlo a ritornare sulle sue decisioni e a punire i congiurati. Richelieu fu confermato nella sua carica di primo ministro e la regina madre mandata in esilio.

Subito dopo Gastone d’Orléans ordì un’altra congiura contro di lui e il fratello, cercando di sollevare contro il potere centrale la provincia di Linguadoca e utilizzando come suo esecutore il governatore duca di Montmorency, che il 22 luglio 1632 proclamò la secessione della Linguadoca dal Regno di Francia. Anche questa congiura finì a favore del cardinale: Gastone d’Orléans dovette andare in esilio a Nancy e il duca di Montmorency fu processato e giustiziato per lesa maestà.

Nel 1636 ebbe luogo un’altra congiura, organizzata dal duca di Montrésor, da Luigi di Borbone-Soissons e dal duca di Guisa, con Gastone d’Orléans come comprimario. La congiura fallì.

Nel 1642, il fratello del re, Gastone, congiurò per riavvicnare Francia e Spagna sbarazzandosi di Richelieu. Il principale attore fu il marchese di Cinq-Mars e la Spagna ne era informata, tanto da ammassare un esercito per intervenire a sostegno dei congiurati. Intercettata una lettera del Cinq-Mars dalla polizia di Richelieu, il complotto fu sventato e il Cinq-Mars fu processato e decapitato a Lione il 12 settembre di quell’anno.

 

Lo stemma del cardinale riprende quello della famiglia De Richelieu e si può blasonare: «D’argento ai tre scaglioni di rosso».

 

Note di Bruno Fracasso

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Disegnato da: Massimo Ghirardi

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“D’argento ai tre scaglioni di rosso…”

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