Beata Maria Maddalena Martinengo


Beata Maria Maddalena Martinengo

Storia e informazioni

Margherita Martinengo, nacque a Brescia il 4 ottobre 1687, nella nobile famiglia Martinengo conti di Barco. Di salute cagionevole, perse presto la madre e il padre l’affidò alle Orsoline di Santa Maria degli Angeli perché la educassero.

Anche se il padre cercò di contrastarla, decise, nel 1705, di entrare nel convento delle cappuccine di Nostra Signora della Neve, dove prese il nome religioso di suor Maria Maddalena.

Nel monastero scelse di dedicarsi ai lavori umili (cucina, portineria), ma nel 1723 fu nominata maestra delle novizie e, più tardi eletta badessa; si distinse per le opere di penitenza e le doti mistiche con frequenti visioni. Per obbedienza al suo confessore, scrisse la sua vita e le sue esperienze.

Morì di tubercolosi il 27 luglio 1737.

La causa di canonizzazione fu iniziata il 1° settembre 1762. Il 5 maggio 1778 papa Pio VI ne decretò l’eroicità delle virtù, riconoscendole il titolo di venerabile.

Fu proclamata beata il 3 giugno 1900 da papa Leone XIII in seguito al riconoscimento di due miracoli: la guarigione inspiegabile di Isabella Groppeli Gromi da vomica polmonare e la doppia guarigione di Giuseppe Tosi, divenuto poi sacerdote, da vaiolo e cecità e la guarigione da reumatismo deformante di Maria Teresa Tosi, zia dello stesso.

Il suo elogio si legge nel Martirologio romano al 27 luglio. Le sue reliquie sono venerate nella chiesa del monastero delle Clarisse Cappuccine di via Arimanno 17 a Brescia.

Lo stemma dei Martinengo è noto: “d’oro, all’aquila di rosso”.

 

© 2025 – Massimo Ghirardi

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’oro all’aquila di rosso”.

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