Beata Filippa de’ Medici
Beata Filippa de’ Medici
Storia e informazioni
Santa Filippa de’Medici, figlia di Giovenco di Giuliano e di Bartolomea Duti, nata a Firenze nel 1425 dalla nobile famiglia dei signori di Firenze, venne educata dalle clarisse del prestigioso monastero di Monticelli dove, più tardi volle entrare come monaca secondo la Regola di Santa Chiara d’Assisi.
Fu anche badessa del monastero, dove morì la notte del 6 dicembre 1488.
Ebbe come discepola Santa Maddalena de’Pazzi.
Lo stemma è quello, notissimo, della dinastia Medicea: “D’oro, a sei palle poste in cinta, quella in capo, più grossa, di azzurro, caricata di tre gigli d’oro posti 2, 1, le altre di rosso”, ma nella variante antica: dato che la palla con le armi di Francia verrà concessa solo nel 1465. A quello è associato a quello della famiglia Duti: “di rosso, allo scaglione abbassato d’oro, a tre merli di nero posti due affrontati posati sullo scaglione e uno in punta”. Nello stemma materno i merli hanno il posto delle rose dello stemma del rami principale della famiglia Duti, originaria di Pisa, che ebbe grandi incarichi presso la corte medicea.
In origine, l’arma della famiglia de’ Medici mostrava sei palle rosse in campo oro (anche se, almeno fino a tutto il XV secolo, vennero realizzate varianti dello scudo che presentavano fino a undici palle, variamente disposte).
Secondo una leggenda piuttosto tarda, attestata per la prima volta in un’opera manoscritta attribuita a Cosimo Baroncelli, amico di Giovanni de’ Medici, le palle sarebbero le impronte della clava del gigante Mugello lasciate sullo scudo dorato del mitico progenitore del casato, Averardo, giunto in Toscana al seguito di Carlo Magno.
Secondo altre ipotesi, piuttosto improbabili, le palle medicee potrebbero essere pillole medicinali e andrebbero riferite al nome della famiglia, o arance amare che alluderebbero ai commerci dei Medici con l’Oriente.
L’opinione più accreditata vuole che lo stemma, che nella forma più antica sarebbe stato un campo d’oro seminato di tortelli rossi, sia derivato, mediante inversione degli smalti, dall’insegna dell’Arte del Cambio (di rosso, seminata di bisanti d’oro), alla quale i Medici si erano iscritti dopo essersi stabiliti a Firenze dal Mugello.
Considerata la frequenza con cui la figura della palla ricorre negli stemmi delle famiglie toscane, non è da escludere che esse derivino dalle borchie che fissavano, ad esempio, gli attacchi dell’imbracciatura dello scudo, colorate così da farne degli elementi decorativi.
Re Luigi XI di Francia, con un decreto emanato a Montluçon nel maggio del 1465, concesse a Piero “il Gottoso” e ai suoi eredi e successori legittimi di armeggiare di Francia (d’azzurro, caricata di tre gigli d’oro posti 2, 1) la palla in capo: nello stemma miniato sul diploma di concessione le palle erano poste 3, 2, 1 e quella armeggiata di Francia era quella centrale della riga superiore; tuttavia, soprattutto a partire dal XVI secolo (con le armi pontificati di Leone X e Clemente VII), si andò affermando sempre di più la disposizione delle palle in cinta e quella armeggiata di Francia si trovò ad occupare una posizione preminente.
Benché il privilegio di Luigi XI riguardasse solo i discendenti di Piero, figli di Cosimo “il Vecchio”, anche i rami cadetti della famiglia (come i marchesi della Castellina, principi di Ottajano e duchi di Sarno) adottarono lo stemma con la palla armeggiata coi gigli di Francia.
La famiglia Medici ebbe anche altri santi tra i suoi membri: tra i quali la domenicana Santa Agostina de’Medici.
STEMMA RIDISEGNATO

Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

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