Abbazia di Santa Maria del Monte di Cesena


Abbazia di Santa Maria del Monte di Cesena

Fondata sul colle Spaziano (noto come “il Monte di Cesena”) tra il 1001 e il 1026, il rilievo che sovrasta la città di Cesena a occidente, sui resti di una precedente costruzione risalente al IX secolo, oggi si presenta nelle forme della ricostruzione del XV e XVI secolo.

Il Colle Spaziano, un tempo era ricoperto da un fitto bosco, e fu scelto (secondo San Pier Damiani) dal vescovo Mauro (m. nel 946) per ritirarsi in preghiera in una cella dove a suo tempo sarebbe deceduto. Secondo la tradizione, si susseguirono numerosi miracoli in quel luogo di sepoltura e crebbe la venerazione popolare e la piccola cella divenne un santuario.

Tra il 1001 e il 1026 fu edificata una basilica a tre navate con accanto un monastero benedettino, che andrà arricchendosi notevolmente nel corso del XIV secolo, quando accolse, nel 1318, l’effige miracolosa della Madonna (fino ad allora conservata nella piccola chiesa di Montereale); ebbe inizio la serie popolare di piccole tavolette votive per grazia ricevuta che forma l’attuale “galleria degli ex voto”.

La basilica fu prima assalita e profanata da Francesco degli Ordelaffi, che poi la fortificò circondandola con palizzate in occasione dell’assalto alla città di Cesena da parte delle truppe franco-italiane nel maggio del 1357.

Nel XVI secolo ebbe un periodo di grande fioritura durante la signoria dei Malatesta, iniziata dall’8 gennaio del 1378, quando con uno stratagemma i riminesi riuscirono a cacciare dalla città le truppe del capitano John Hawkwood (meglio noto come Giovanni Acuto), e terminata con la morte di Domenico Malatesta Novello, avvenuta il 20 novembre del 1468.

Dopodiché venne conquistata da Cesare Borgia dal 1500 al 1503, al termine del suo dominio, tra il 1536 e il 1548 la chiesa venne ad assumere le forme attuali, secondo un progetto di Domenico Garavini da Brisighella, su disegno originale inviato da Donato Bramante. Francesco Morandi detto il Terribilia, realizzò la cupola e l’originale scalone in pietra. Al complesso lavorarono numerosi artisti del tempo.

Il terremoto del 1768 distrusse la cupola della basilica che fu ricostruita da Pietro Carlo Borboni nel 1773. Con all’arrivo dei francesi, nel 1797, l’abbazia fu requisita, soppressa e nel 1812  posta in vendita. Solo il provvidenziale intervento di Pietro Maria Semprini la salvò dalla rovina. L’acquistò e la donò a papa Pio VI, che fu novizio all’abbazia, e, quando divenne papa il 1º maggio del 1814, volle incoronare l’effige della Madonna col Bambino. Nel 1888 i monaci poterono tornare al “Monte”.

Durante la seconda guerra mondiale il complesso accolse numerosi sfollati e subì un devastante bombardamento.

Nella seconda metà del XX secolo, l’abbazia, aprì un laboratorio per il restauro del libro antico e oggi è meta di turisti e pellegrini.

Lo stemma è stato recentemente ridisegnato da Marco Foppoli e si blasona: “d’azzurro, al monte di tre cime al naturale, quella mediana più alta, sormontato da una stella a sei punte d’oro”.

Il monte richiama sia il colle Spaziano, sul quale sorge il monastero, sia il tradizionale emblema benedettino del monte di tre cime che, secondo la tradizione, rappresenterebbero i tre voti monastici di povertà, obbedienza e castità professati (non solo) dai monaci Benedettini.

La stella invece è il tradizionale simbolo di Maria, patrona del Santuario a lei dedicato che san Bernardo di Chiaravalle invitava ad invocare ogni uomo che doveva affrontare le difficoltà della vita: “Respice stellam, voca mariam” (Guarda la stella, invoca Maria) come i naviganti che, in mare aperto, trovavano la rotta guardando le stelle.

 

Nota di Massimo Ghirardi e Giulio Zamagni

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Bozzetto originale acs


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Profilo araldico


“D’azzurro, al monte di tre cime al naturale, quella mediana più alta, sormontato da una stella a sei punte d’oro”.

Note stemma


Lo stemma ufficiale è stato ideato e realizzato da Marco Foppoli.

Oggetti dello stemma:
cima, monte, punta, stella
Attributi araldici:
mediano, più alto, sormontato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune