Savoia
Departement
Savoia
Département de la Savoie

- densità:
I suoi abitanti prendono il nome di Savoyards (Savoiardi) anche se talvolta vengono designati con il loro nome storico di Savoisiens.
Il territorio della Savoia comprende la Savoia propriamente detta, la Savoie Propre, la Maurienne (Moriana), la Tarentaise (Tarantasia), lo Chablais (Chiablese), il Genevois (il Ginevrino), e il Faucigny.
La storia dell’Alta Savoia si confonde con quella dei suoi signori : la casa dei conti (poi duchi) di Savoia.
Ricca di reperti e testimonianze di tutte le epoche fino a quella romana e burgunda a quella carolingia, durante queste due ultime viene chiamata Sapaudia. È tuttavia sotto la casa di Savoia che assume la sua attuale conformazione.
Nell’XI secolo Umberto Biancamano, è il primo conte della Maurienne (Moriana). Da questa Valle, la futura dinastia di Savoia, con alleanze, matrimoni e combattimenti accresce il suo potere politico e territoriale.
La casata 1416 ottiene il titolo ducale con Amedeo VIII, legittimando perciò il ruolo strategico della regione che le valse il soprannome di Portiers des Alpes [mettere significati] e nel 1418 le viene unito il Piemonte.
Dopo il tormentato periodo delle occupazioni francese, spagnola e vallesana, il centro di attrazione diventa l’Italia tanto che nel 1563 la capitale ducale viene spostata a Torino (Turin).
La Savoia torna ad essere francese durante il periodo repubblicano, ma non l’alta Savoia che opta per l’Italia.
Con la restaurazione tutta la Savoia torna sotto la giurisdizione italiana.
Con il trattato di Torino del 1860 tra Cavour e Napoleone III, la Savoia viene nuovamente ceduta alla Francia.
Viene creato il « département de Haute-Savoie », che dopo un referendum confermativo, comprendendo anche le province del nord del Ducato di Savoia (Genevois, Faucigny, Chablais), quindi annesso alla Francia.
Il dipartimento della Savoia non ha un blasone ufficiale. Utilizza, come la Haute-Savoie, lo stemma del ducato di Savoia « De gueules à la croix d’argent » (“di rosso alla croce d’argento”).
Questo stemma deriva da quello originale della casa Savoia che, non avendo mai utilizzato quelle che avrebbero potuto alzare come vicari imperiali (“d’oro all’aquila di nero dal volo spiegato” proprio della Contea della Maurienne), adottato nel 1177 daTommaso I di Savoia.
Dopo varie aggiunte, dovute alla successiva acquisizione di territori, nel 1833 i re di Sardegna ripresero il loro stemma semplificato.
Lo stemma proposto da Robert Louis, come l’omologo, ma capovolto dell’Haute-Savoie, ha prodotto grandi polemiche, ma risponde alla corrispondenza tra i due territori, alla simbolizzazione della montuosità del territorio unite alla tradizione rappresentata dallo stemma tradizionale savoiardo.
Si blasona: « d’azur chaussé d’argent, au premier à l’écusson cousu de gueules chargé d’une croix du deux ». (« D’azzurro calzato d’argento, al primo allo scudo cucito di rosso caricato da una croce del secondo »).
Attualmente, la Savoia utilizza preferibilmente un logo commerciale composto da un quadrato di rosso suddiviso in quattro parti uguali da una croce d’argento. Sulla fascia argento viene riportata la scritta “SAVOIE”.
Nota di Bruno Fracasso e Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di rosso alla croce d’argento”.
SMALTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune