Martinica


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Martinica

Département de la Martinique
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Storia del Dipartimento e dello Stemma

La Martinica (Martinique, in francese; Matinik/Matnik o Lamantinik in creolo) è una isola  delle Piccole Antille (o Isole Sopravento Meridionali) nell’arcipelago dei Caraibi, Regione e Dipartimento d’Oltremare Francese (Outremer Français), capoluogo Fort-de-France (anticamente chiamata Fort-Royal, nel 1808 fu ribattezzata Fort de France da Napoleone).

La regione si compone di 4 Arrondissements, 45 Cantons e 34 Communes.

L’isola fu “scoperta” da Cristoforo Colombo nel 1502, durante il suo quarto viaggio verso il Nuovo Mondo. L’isola, all’epoca, era abitata dagli Arawaks, tribù caraibica, originari della valle dell’Orinoco che chiamavano l’isola Madinina, che significa “isola dei fiori”.

Nel 1635 venne creata la Colonia francese da Pierre Belan d’Esnambuc; gli imprenditori francesi vi impiantarono estese coltivazioni di canna da zucchero e caffè, usando come forza lavoro gli schiavi deportati dall’Africa.

Nel 1674 divenne un dominio diretto della Corona Francese ma nel 1762 venne conquistata dagli inglesi, che riuscirono a mantenerla per un anno.

Approfittando della Rivoluzione Francese i proprietari delle piantagioni cercarono di ottenere l’indipendenza dalla Francia e creare uno Stato autonomo, perciò nel 1790 si ribellarono e conquistarono l’antica capitale di Saint-Pierre. Tra il 1794 e il 1802, e tra il 1809 e il 1814 venne rioccupata dagli inglesi.

Con la promulgazione del Decreto di Abolizione della Schiavitù, del 27 aprile 1848, si innescò la rivolta degli schiavi dell’isola, data che rappresenta ancora oggi una festa nazionale.

Nel 1902 una violenta eruzione vulcanica del monte Pelee distrusse la capitale Saint-Pierre.

Il 19 marzo 1946 con la “loi de Départementalisation” si decretò la fine dello status di Colonia.

Nel 1982 con la “loi de Décentralisation” venne creato il Consiglio Regionale della Martinica, un’assemblea locale con pieni poteri sull’isola che, pur essendo a tutti gli effetti una regione francese, conserva le sue tradizioni. L’isola fa inoltre parte dell’Unione Europea con lo status di Regione ultra-periferica.

Lo stemma (non ufficiale ma in uso) della Martinica si compone di uno scudo “d’azzurro, alla croce d’argento, accantonata da quattro serpenti dello stesso in forma di L rivoltata” questa guisa dei serpenti “fer de lance” (“ferro di lancia”, “Bèt-long ou grava” in creolo è una specie di vipera locale, nome scientifico: TrigonocéphaleBothrops lanceolatus, è considerato il simbolo dell’isola) ricorda che l’isola dipendeva anticamente da Sainte-Lucie (quando questa era ancora un territorio francese).

Questo stemma, originariamente, era un “pavillon” (drappo) della Marine Marchande (Marina Mercantile) adottato con ordinanza del Governatore d’Ennery del 4 agosto 1766: “Tutti i proprietari dei vascelli, bastimenti, golette e battelli della Martinica e di Santa Lucia provvederanno i loro bastimenti di un vessillo blu con una croce che dividerà detto vessillo in quattro: in ogni quadrato blu, nel mezzo, ci sarà la figura del serpente in bianco, un modo che si avranno quattro serpenti in bianco nel detto vessillo, che sarà riconosciuto d’ora in avanti per quello della Martinica e di Santa Lucia”.

La bandiera dell’isola è la stessa stabilita dal Governatore d’Ennery e si usa accostata al tricolore nazionale francese.

Su questo simbolo “coloniale” sono ancora in corso polemiche, alla base del suo mancato riconoscimento formale.

La bandiera azzurra con la croce d’argento venne stabilita dal papa come simbolo del re Enrico II d’Inghilterra il 13 gennaio 1188, in “contrasto” con quello attribuito a re Filippo Augusto di Francia: d’argento con croce rossa.

Le vicende storiche ribaltarono le cose: gli Inglesi cominciarono ad usare la bandiera bianca con croce rossa nel 1277 e i francesi (dopo che , in un primo tempo, usarono lo stesso simbolo) ad usare il vessillo azzurro a croce bianca intorno al 1510 per i vascelli che non erano di proprietà regia.

Nel 1689 il ministro di Luigi XIV, Nicholas Colbert, confermò con specifica ordinanza che i navigli mercantili utilizzassero il vessillo azzurro a croce bianca. Da quello deriva il blasone martinicano.

Nota di Bruno Fracasso e Massimo Ghirardi

Bibliografia:

“Code de la Martinique”, in “Histoire politique, économique et sociale de la Martinique sous l’Ancien Régime (1635-1789)” di C.A. Banbuck, Librairie Marcel Rivière, 1935.

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro alla croce di argento, accantonata da quattro serpi dello stesso in forma di L rovesciata”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
serpente
Pezze onorevoli dello scudo:
croce

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
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  • istituzione nuovo comune