Gard
Departement
Gard

- densità:
Come la gran parte dei dipartimenti francesi è stato costituito il 4 marzo 1970, cioè durante la Rivoluzione francese, in applicazione della legge del 22 dicembre 1789, con una parte del territorio dell’antica provincia della Linguadoca.
Il cantone di Ganges, “inizialmente e logicamente attribuito al Gard”, fu inserito nel territorio dell’Hérault affinché il dipartimento possedesse uno sbocco sul Golfo del Leone, e fu scambiato con quello di Aigues Mortes.
Sia territorialmente che culturalmente il dipartimento ha sempre fatto parte della Linguadoca, ma si è fatta sentire molto anche l’influenza della Provenza.
La sua storia è fatta di passaggi di popolazioni differenti con significative tracce lasciate dalla dominazione romana.
Per resistere alle invasioni dei mori il paese si donò a Pipino il Breve che cedette il governo di Nîmes e di Uzès a Radulfo, che ne divenne primo conte (nel 753).
Invasioni e razzie terminarono con l’arrivo di Bernardo II, detto Trencavel, ma non ne ebbe la contea. Ceduta a san Luigi IX, re di Francia, entrò a far parte dei possedimenti reali senza mai più cambiare di signore.
Nel XVI e XVII secolo fu teatro di lotte religiose tra cattolici e protestanti. Questi ultimi furono perseguitati e si rifugiarono nel nord delle Cévennes. La resistenza di queste persone diede origine alla lotta dei Camisards nel 1702 che si trascinò fino al 1744 con i cattolici decisi a eliminare questa resistenza anche a costo di eccidi.
Lo stemma del dipartimento del Gard si blasona: « De gueules à la croix cléchée, vidée et pommetée de douze pièces d’or, au chef engrêlé d’argent ».
In italiano: “Di rosso alla croce inchiavata, vuotata e pomata di dodici pezzi di oro, al capo spinato d’argento”.
Sono quelle dell’antica provincia della Linguadoca con un capo spinato simbolizzante il ponte del Gard, il monumento architettonico più importante del territorio. La proposta, mai ufficializzata, è stata fatta dall’araldista Robert Louis nel 1950.
I pompieri del Gard utilizzano però un altro stemma, anch’esso mai ufficializzato, che si blasona: « Écartelé, au premier d’azur au pin de sinople sur une montagne de cinq coupeaux de sable ; au second, de gueules à la croix évidée, cléchée et pommetée de douze pièces d’or; au troisième, de gueules à la croix nêlée d’argent; au quatrième, d’azur au chêne de sinople, terrassé de sable et glandé d’or sur une mer de sinople. Enté en pointe d’or à une amphore de sable posée en pal ».
In italiano: “Inquartato, al primo d’azzurro al pino di verde su di un monte all’italiana di cinque punte di nero; al secondo, di rosso alla croce svuotata, inchiavata e pomata di dodici pezzi d’oro; al terzo alla croce mulinata d’argento; al quarto, d’azzurro alla quercia di verde, terrazzata di nero e ghiandata d’oro su di un mare di verde. Incappato in punta d’oro ad un’anfora di nero posta in palo”.
Gli alberi evocano le essenze locali : il pino le Cévennes mentre la quercia il Gard (rodanese e marittimo). La croce del secondo quarto è quella dei conti di Tolosa dalla quale dipendeva la contea di Nîmes, mentre la croce mulinata è quella dei signori di Anduze e di Sauve. Per finire, la forma dell’anfora nell’incappatura è quella romana della tipologia di Marsiglia che si rinveniva nella bassa valle del Rodano.
Il Consiglio Generale del Gard ha più volte modificato il suo logo. Il primo, del 1985, riprendeva il nome del dipartimento in lettere verdi caricate su di un triangolo giallo con il vertice rivolto verso il basso, a sua volta caricato dalla scritta “LE NOUVEAU” (IL NUOVO) in nero.
È stato successivamente sostituito da un altro logo dove viene inserito il “Pont du Gard”, ponte acquedotto romano che rappresenta il monumento principale del dipartimento, in nero. L’immagine precedente viene all’incirca mantenuta. La scritta presenta solo l’iniziale maiuscola il resto è in maiuscoletto e compare, sopra il logo, la scritta “CONSEIL GENERAL”.
Nel 2000, il Consiglio generale provvede a rinnovare ulteriormente il logo. Scritta e simbolo sono inscritti in una forma approssimativamente rettangolare. nella parte alta viene stilizzato il “Pont du Gard” utilizzando il rosso e l’azzurro per ottenere il vuoto degli archi. La scritta è in bianco.
Nota di Bruno Fracasso e Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Bruno Fracasso
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di rosso alla croce inchiavata, vuotata e pomata di dodici pezzi di oro, al capo spinato d’argento”.
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Versione attualmente in uso

Seconda versione dello stemma

Primo logo del dipartimento

Stemma utilizzato dai pompieri:
“Inquartato, al primo d’azzurro al pino di verde su di un monte all’italiana di cinque punte di nero; al secondo, di rosso alla croce svuotata, inchiavata e pomata di dodici pezzi d’oro; al terzo alla croce mulinata d’argento; al quarto, d’azzurro alla quercia di verde, terrazzata di nero e ghiandata d’oro su di un mare di verde. Incappato in punta d’oro ad un’anfora di nero posta in palo”.

LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune