Alte Alpi


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Alte Alpi

Département des Hautes-Alpes
Informazioni
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Storia del Dipartimento e dello Stemma

Le Alte-Alpi (Hautes-Alpes) sono un dipartimento della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra (conosciuta anche con l’acronimo: P.A.C.A. – Provence-Alpes-Côte d’Azur). Gli abitanti del dipartimento sono detti gli Haut-Alpins (o Hauts-Alpins) e il capoluogo è Gap.
Il dipartimento porta questo nome perché nel 1860, prima dell’annessione della Savoia alla Francia, comprendeva le vette più alte del territorio francese. Malgrado successivamente avesse perso questa caratteristica, il nome venne conservato, anche per l’esistenza del corrispettivo Basses-Alpes (poi mutato nell’odierno dipartimento delle Alpes-de-Haute-Provence).

Les Hautes-Alpes è uno degli 83 dipartimenti creati il 4 marzo 1790, in applicazione della legge del 22 dicembre 1789. Furono costituite con la parte sud-est dell’antica provincia del Delfinato alla quale furono aggiunti alcuni comuni della Provenza del nord, nel 1811.

Al momento della creazione del dipartimento, i comuni di La Grave e di Villar-d’Arêne (nella valle della Romanche) richiesero con decisione la loro collocazione nel territorio delle Hautes-Alpes sperando così di poter godere del vantaggioso statuto degli Escartons del territorio del Briançonnais (una forma di autogoverno di alcune popolazioni della zona compresa tra Briançon e i comuni della Val Chisone e Casteldelfino, regime che godeva di notevoli vantaggi fiscali, politici e commerciali).

La storia del dipartimento coincide con quella del Delfinato (Dauphiné), antica provincia situata nel quarto a sud-est della Francia attuale. Popolarmente con “delfino” si identifica del figlio primogenito del Re di Francia, ma anticamente era il titolo proprio del signore nella regione francese del Delfinato, un principato indipendente (soggetto solo all’Imperatore) che nel 1349 lasciò i suoi possedimenti al Re di Francia (la regione tuttavia riuscì a conservare una certa autonomia fino al 1457), con il vincolo di dare al proprio figlio questo titolo (il quale ha una propria corona con 4 delfini posti in guisa di archi sulla sommità). Il titolo di “Delfino” deriva dal soprannome che i conti del Viennois e d’Albon, antichi signori del territorio, adottarono (e che poi andò ad indicare il loro territorio): infatti numerosi membri della dinastia adottarono come secondo nome Dauphin, titolo dato per primo a Guigues IV “le Dauphin du Viennois” (che fu conte di Albon e di Vienne dal 1133 al 1142) e poi adottato come secondo nome dal figlio Guigues V. Attraverso l’omonimia con l’animale marino i conti volevano richiamare i forti legami simbolici ed ideali con il mare Mediterraneo e quindi con la contea di Provenza (anche i conti d’Alvernia adottarono il titolo di “Dauphin d’Auvergne” che rimase in uso fino all’epoca rivoluzionaria).

In seguito alle decisioni della Rivoluzione Francese, la provincia del Delfinato si trovò divisa tra tre dipartimenti : la Drôme, le Hautes-Alpes e l’Isère.

Il primo capoluogo del dipartimento fu Chorges, fino al 1790, quando venne trasferito a Gap.

Alcune variazioni sono sopravvenute nel tempo rispetto ai confini: il cantone di Monestier-d’Ambel venne annesso all’Isère nel 1800, mentre nel 1811 il cantone di Barcillonnette venne aggiunto alle Hautes-Alpes e tolto al dipartimento delle (allora) Basse-Alpi; in a seguito al Trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947 vennero annessi anche il monte Thabor (Vallée Étroite) e il monte Chaberton (Monginevro).

Il dipartimento delle Hautes-Alpes fu occupato dall’Italia fascista dal novembre 1942 al settembre 1943.

Hautes-Alpes

Le armi delle Hautes-Alpes si blasonano: « Parti, en 1 de gueules à la croix cléchée, vidée et pommetée de douze pièces d’or et en 2 d’or au dauphin d’azur crêté, barbé, loré, peautré et oreillé de gueules ; au chef d’azur semé de fleurs de lys d’or. » (Partito, nel primo di rosso alla croce inchiavata, vuotata e pomellata di dodici pezzi d’oro e nel secondo al delfino di azzurro crestato, barbato, alettato, codato e orecchiuto di rosso; al capo di azzurro seminato di gigli d’oro)

Queste armi combinano la croce di Tolosa, proveniente dallo stemma di Forcalquier, con il delfino del Delfinato. Il capo è di Francia.

hautesalpes-aEsistono anche delle Grandi Armi delle Alte-Alpi che presentano lo stesso scudo, ma timbrato dai tre stemmi di Gap, Embrun e Briançon, le tre città più importanti, timbrati a loro volta da una corona murale d’oro e sostenuti da un nastro d’argento con il dorso rosso caricato del nome del dipartimento in lettere capitali nere.

Hautes-Alpes 2

Robert Louis, nel 1950, aveva proposto uno stemma diverso che non venne mai adottato né utilizzato che si blasonava :
« Coupé émanché de deux pièces, en I: d’or au dauphin d’azur pâmé et barbé de gueules; en II: d’azur ». (Troncato inchiavato di due pezzi, in I : d’oro al delfino d’azzurro palmato e alettato di rosso; nel secondo di azzurro).

Combinavano le armi del Delfinato con un inchiavato simbolizzante le cime delle Alpi.

logo-hautesalpes

Il logo precedente l’attualmente usato era, dal punto di vista grafico, piuttosto confuso e riproduceva parzialmente una parte della A di Alpes in bianco su di uno sfondo azzurro. La “A” era sufficientemente generica da poter sembrare anche una metà della “H”. La scritta di bianco era circondata da una cornice nera, mentre il nome del dipartimento era su sfondo bianco in lettere nere.

hautesalpes

L’attuale logo riproduce su di uno sfondo di rosso una cima alpina innevata con fiumi e laghi, oltre al sole che dà forza a tutti questi elementi. La scritta è sottostante e mette in evidenza il nome del dipartimento (senza il trait-d’union secondo l’ortografia toponomastica francese ufficiale). Pur riprendendo alcuni elementi del logo precedente, se ne discosta per due elementi: la sensazione di maggior calore e per la maggiore chiarezza nella definizione dei contenuti.

Nota di Bruno Fracasso e Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Partito, nel primo di rosso alla croce inchiavata, vuotata e pomellata di dodici pezzi d’oro e nel secondo al delfino di azzurro crestato, barbato, alettato, codato e orecchiuto di rosso; al capo di azzurro seminato di gigli d’oro”.

Colori dello scudo:
azzurro, oro, rosso
Partizioni:
capo, partito
Oggetti dello stemma:
croce, delfino, giglio
Attributi araldici:
alettato, barbato, codato, crestato, inchiavato, orecchiuto, pomellato, seminato, vuotato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
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  • motto
  • istituzione nuovo comune