Comune di Zarrentin am Schaalsee – (LUP)
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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Zarrentin che, nel 2004, ha assunto il determinante toponomastico am Schaalsee) è un comune del distretto di Ludwigslust-Parchim, nel Land Mecklenburg-Vorpommern (Meclemburgo-Pomerania Occidentale) nelle regione metropolitana di Hamburg (Amburgo).
Il luogo fu menzionato per la prima volta nel 1194 come “Zarnethin“. Il toponimo deriva dalla antica parola slava “črŭnŭ” (pron. “srùnu”) e significa “luogo oscuro”.
Dopo la sottomissione degli slavi, Zarrentin passò sotto il dominio del conte Heirich von Badewide, intorno all’1139/1143, il quale vi promosse l’insediamento di agricoltori tedeschi – probabilmente principalmente dalle aree limitrofe occidentali.
Dal 1359 divenne possesso del duca di Meclemburgo.
Intorno al 1250 vi venne fondato un monastero per una comunità femminile cistercense, che crebbe di importanza, ma che venne soppresso dal duca Johann Albrecht nel 1552.
Il villaggio che si era sviluppata attorno all’abbazia subì le devastazioni della Guerra dei Trent’Anni, gli svedesi sterminarono la popolazione. Lentamente la località risorse e nel 1672 si fu in grado di ricostruire la chiesa, ma venne distrutta dal fuoco assieme al resto della città per ben tre occasioni: nel 1695, nel 1729, nel 1775.
Nel 1834 il comune assorbì il territorio di Wittenburg e il primo aprile 1938 ebbe il titolo di “città”.
Dal 1 gennaio 1957 assorbì anche il territorio di Boize, il 1 gennaio 1974 quello di Testorf e il 13 giugno 2004 quelli di Bantin, Lussahn e Neuhof.
Lo stemma si blasona: “Geteilt; oben in Blau zwei silberne Fische übereinander; unten in Rot ein querrechter goldener Äbtissinnenstab.“ (troncato: al primo d’azzurro a due pesci d’argento uno sopra l’altro; al secondo di rosso al pastorale di badessa d’oro posto in fascia).
Lo stemma è stato progettato da Otto Menzel di Schwerin secondo una proposta presentata dall’archivio di Schwerin. Fu approvato dal Ministero di Stato del Meclemburgo-Schwerin il 13 maggio 1922 e registrato con il n. 51 nello stemmario dello stato del Meclemburgo-Pomerania occidentale.
I due pesci rappresentano la posizione sul lago Schaalsee, e i “pesci bianchi”: una particolare specie endemica simile al coregone, secondo la leggenda una badessa golosa promise l’anima al diavolo se le avesse procurato dei pesci bianchi entro mezzanotte. Colta da rimorso si confidò con una consorella, che mise le lancette dell’orologio della torre avanti di un’ora, cogliendo il diavolo ancora in volo sopra il lago, il quale furioso fece cadere i pesci nell’acqua.
Il pastorale ricorda l’abbazia cistercense; blu, oro e rosso sono i colori blasonici del Meclemburgo.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Troncato: al primo d’azzurro a due pesci d’argento uno sopra l’altro; al secondo di rosso al pastorale di badessa d’oro posto in fascia”.
ATTRIBUTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune