Articoli correlati
Info
- Codice Catastale: L938
- Codice Istat: 16241
- CAP: 0
- Numero abitanti: 1982
- Altitudine: 0
- Superficie: 5.18
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Villa d’Ogna è un comune della Val Seriana, posto alla confluenza del torrente Ogna col fiume Serio. È composto da diversi agglomerati abitativi: i due principali sono Ogna, a nord allo sbocco del torrente omonimo dalla Valzurio, e Villa a sud, ormai centro dominante, che ha risentito notevolmente dello sviluppo residenziale del XX secolo, espandendosi nella piana posta nei pressi del confine con il Comune di Piario.
Sull’origine del nome non vi è certezza: secondo alcuni il nome di Ogna sarebbe legato agli Unni di Attila, che invasero l’Italia nel IV secolo; su alcuni documenti è indicato come Villa Humnia (Villa degli Unni). Su questa ipotesi si è formata la leggenda che vuole che il borgo abbia avuto origine proprio da un gruppo di Unni, inviati da Alarico a sovrintendere all’estrazione e alla lavorazione delle miniere di ferro. Altre ipotesi invece fanno risalire il toponimo al termine latino onus, che significa “onere/imposta di dazio”: la zona è infatti passaggio obbligato per raggiungere l’Alta Valle Seriana, verso Clusone e la Presolana e nel XV Villa d’Ogna era sede di dogana, dove si pagava un dazio sulle merci di passaggio. Un’ulteriore teoria toponomastica vuole far derivare il nome da ulnus o alnia (ontano).
Nel 2021 il Consiglio Comunale ha intrapreso l’iter per il riconoscimento dello stemma in uso dal 1996, dando incarico alla Pagnini Araldica di Firenze di effettuare le ricerche e approntare i bozzetti del caso.
Il nuovo stemma presentato nel gennaio 2022 dal sindaco Angela Bellini, mostra tre bisanti d’argento, allusivi dei tre nuclei storici del territorio: Ogna/San Lorenzo, Villa/Biciocca/Sant’Alberto e Festi Rasini/Gazza.
La conchiglia da pellegrino simboleggia il beato Alberto, nato a Villa d’Ogna nel 1214, che dopo aver intrapreso diversi pellegrinaggi a Roma, Gerusalemme e Santiago di Compostela aderì a Cremona al Terz’Ordine Domenicano e, nella stessa città, fondò un ospedale (di San Mattia) dedicandosi all’assistenza e alla predicazione fino alla morte avvenuta il 7 maggio 1279. Papa Benedetto XIV lo ha proclamato beato il 9 maggio 1748.
La fontana è invece, stilizzata, quella effettivamente presente nella piazza di Ogna.
Del “vecchio” stemma viene ripresa solo la fontana, sono stato “abolite” le immagini della fucina e della risma di carta, simboliche delle attività industriali caratteristiche del passato (l’attività cartaria è cessata alla fine del XIX secolo).
Contestualmente allo stemma è stato concesso anche il gonfalone, descritto come un: “…drappo di bianco bordato d’azzurro, caricato al centro dello stemma…”.
Nota di Massimo Ghirardi