Comune di Vignola – (MO)

Informazioni

  • Codice Catastale: L885
  • Codice Istat: 36046
  • CAP: 41058
  • Numero abitanti: 24802
  • Nome abitanti: vignolesi
  • Altitudine: 125
  • Superficie: 22.70
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 12.7

Storia dello stemma e del comune

Secondo la teoria più diffusa il nome di VIGNOLA deriva dal latino “vineola” (‘piccola vigna’) che testimonierebbe la diffusa coltivazione della vite nella valle del Panàro durante l’epoca Romana (e forse anche precedentemente, essendo il territorio abitato già da popolazioni Liguri ed Etrusche.

Durante il periodo Romano si ha notizia anche di un villaggio o PAGUS SABINIANUM lungo la via Claudia corrispondente, press’a poco, all’attuale pedemontana.

In un documento del 826, riguardante un terreno ottenuto dall’abate di S. Silvestro di Nonantola, è citato un “loco Viniole ad saxo” : da quel momento di proprietà del monastero nonantolano. Secondo la leggenda fu l’abate (e poi santo) Anselmo di Nonantola che fece edificare un primo castello sulla riva del fiume in difesa della zona.

Il centro passa poi in mano dei vescovi di Modena, fino al 1247, che potenzieranno e fortificheranno il maniero, in seguito conteso con i Comuni di Modena e di Bologna e le fazioni guelfe e ghibelline, cosa che causerà molti disastri a VINIOLA.

Dalla crisi emerse la figura di Gherardo Grassoni che si insediò come signore nel corso del XII secolo.

Nel 1399 il centro passò agli Estensi, che esercitarono il potere attraverso un loro legato (“podestà”).

Nel 1401 Nicolò III d’Este concesse il feudo al ferrarese Uguccione de’Contrari, col titolo di conte, il quale trasformò l’interno della fortezza in un’elegante dimora rinascimentale.

Il discendente marchese Ercole Contrari, fece erigere un palazzo signorile di fronte al castello nel 1557, affidandone il progetto al concittadino architetto Jacopo Barozzi (famoso col soprannome di “Vignola”).
Ercole morì senza eredi nel 1575 e il marchesato, su insistenza del papa Gregorio XIII (Ugo Boncompagni di Bologna), a Giacomo Boncompagni (figlio naturale del papa).

Con l’arrivo delle armate napoleoniche si ebbe l’istituzione del Comune, che fu anche capoluogo di Cantone nel Dipartimento del Panaro (corrispondente all’attuale Provincia di Modena).

Nel 1814 tutto ritornò nelle mani del dispotico Duca di Modena Francesco IV d’Asburgo-Este, il cui dominio venne mal tollerato dai vignolesi; i quali aderirono entusiasticamente al Regno d’Italia.

Del 1891 è la più antica figurazione dello stemma “parlante” cittadino: ”di rosso alla vite naturale nutrita da una campagna di verde. Accompagnato dalla scritta COMUNITAS DE VIGNOLA”.

Il Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, ha concesso a Vignola il titolo di Città.

Note di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di rosso, al tronco secco di gelso, con due rami recisi, d’oro, nutrito nella campagna diminuita, di verde, con la vite al naturale, nutrita a destra, accollante in quattro spire il tronco di gelso, pampinosa di quattro, di verde, un pampino a destra, due a sinistra, il quarto centrale in campo, fruttata di tre, d’oro, un grappolo d’uva a destra, gli altri due a sinistra”.

Colori dello scudo:
rosso

Gonfalone ridisegnato


Gonfalone Ufficiale


Profilo Araldico


“Drappo di giallo…”

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    22 Ottobre 1936

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    19 Novembre 1936



    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    29 Luglio 1993