Comune di Viale – (AT)
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Info
- Codice Catastale: L829
- Codice Istat: 5114
- CAP: 0
- Numero abitanti: 264
- Altitudine: 0
- Superficie: 3.96
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
- Comuni confinanti:
Cortanze, Cortazzone, Montafia, Piea, Soglio
- Santo Patrono: san Rocco
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Lo stemma del Comune di Viale evoca il “viale” del toponimo con un filare di cipressi e ne rafforza l’appartenenza attraverso l’acronimo CV, di Comunitas Viali; nel capo un piccolo barbo richiama precisamente lo stemma della famiglia Balbiano, “di rosso al barbio coronato d’oro” che ebbe la signoria sul territorio. È stato regolarmente concesso con decreto del presidente della Repubblica dell’11 settembre 1996, dove si riporta il blasone:
«D’oro, ai tre cipressi, nodriti sulla pianura diminuita, accompagnati dalle lettere maiuscole C e V, la prima posta a destra, l’altra a sinistra, il tutto di verde; al capo di rosso, caricato del barbio, coronato all’antica, d’oro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il barbio coronato d’oro era il simbolo dei conti Balbiano, originari di Chieri, fra le più antiche e più nobili del Piemonte. Le prime notizie risalgono ad Antonio, vivente nel 1286, padre di Simone e di Oberto. Simone diede luogo alla linea che possedette il feudo di Viale, prima in semplice signoria, poi dal 1608, come contea; questa linea si estinse col conte Vittorio (1794- 1871), cavaliere d’onore della Regina Maria Adelaide di Sardegna. Il fratello Oberto fu il capostipite dell’altra linea di Colcavagno che ebbe Maria Maddalena, margravia di Brandeburgo.
Stemma della famiglia Balbiano
La località è citata nell’anno 900 come Vigallo. Nei secoli XI-XII Viale, insieme a Montafia, divenne feudo del vescovo-conte di Torino che lo diede alla famiglia vicecomitale dei Calcagno. Entrato nel corso del secolo XIII nell’orbita del potente Comune di Asti, il feudo passò ai Grasella di Asti. Dipendente dalla giurisdizione astese, Viale seguì, nei secoli successivi, le vicende politico – istituzionali della contea di Asti. Assoggettati, quindi, ai Visconti nel 1342, nel 1364 passò per breve tempo a Giovanni II di Monferrato in forza di permuta tra quest’ultimo e Galeazzo II Visconti.
Ritornato nell’ambito della Contea astese, nel 1387 fu, con quella, assoggettata a Luigi di Valois, duca di Turenna (e poi di Orléans) come dote di Gian Galeazzo Visconti per la figlia Valentina. Finito nel 1512 il dominio francese, nell’incertezza politica che caratterizzò la prima metà del secolo XVI, Viale venne considerato per un certo tempo in coerenza con i feudi limitrofi di Montafia, Piea, Cortanze e Cortazzone quale “Terra della Chiesa” per poi passare verso la fine del secolo sotto i Savoia.
Per quanto riguarda la Signoria feudale, tra il 1490 ed il 1667, Viale fu oggetto di complesse vicende in quanto fu ceduto a diverse famiglie e talvolta frazionato.
Nel 1490 dai Grasella esso passò a Giorgio di Montafia. Da quest’ultimo fu ceduto nel 1524 a Ludovico Scarampi ed in seguito diviso fra due eredi di questo: Francesco Giordano e Anna Scarampi. Da Francesco Giordano Scarampi metà del feudo passò nel 1564 al figlio adottivo Mario Cavalchini (ne sarà però ufficialmente investito soltanto nel 1575), mentre l’altra metà nell’anno successivo venne infeudata ad Anna Scarampi insieme al marito Guglielmo Turco.
Stemma della famiglia Scarampi
Nel 1610 Costanza e Zenobia Turco vendono la loro parte di feudo e ogni loro diritto ad Antonio Balbiano, nobile chierese, mentre l’altra metà rimane in possesso dei Cavalchini-Garofali. Spetterà a Cesare Guglielmo Andrea Balbiano riunificare e “consolidare” nella sua persona il feudo acquistando nel 1677 la parte spettante ad Antonio Guidobono Cavalchini.
Stemma della famiglia Cavalchini
Da questo momento fino al 1789, anno in cui in seguito alla occupazione francese furono abolite le giurisdizioni feudali, i Balbiano saranno gli unici signori di Viale con il titolo di conti. Anche in seguito alla cessazione del regime feudale, i Balbiano rimarranno ancora per alcuni decenni proprietari del vasto patrimonio di origine feudale e del castello che alieneranno verso la metà del secolo XIX ai Caisotti di Chiusano.
Nota di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

Disegnato da: Massimo Ghirardi
STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“D’oro, ai tre cipressi di verde, nodriti nella pianura diminuita, di verde, accompagnati dalle lettere maiuscole C e V, dello stesso, la prima posta a destra, l’altra a sinistra; al capo di rosso, caricato dal barbio curvato, coronato all’antica, d’oro. Ornamenti esteriori da Comune”.
ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
GONFALONE RIDISEGNATO

Reperito da: Luigi Ferrara
Disegnato da: Bruno Fracasso
GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di giallo con la bordatura di rosso riccamente ornato di ‘ricami di argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”
COLORI
PARTIZIONI
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune

