Comune di Verdun – (55)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Verdun (Wirten , in tedesco antica; Verten in tedesco moderno) è la città storica del dipartimento della Meuse (Mosa), che attraversa la città canalizzata (fino al 1970 il nome ufficiale della città era Verdun-sur-Meuse) nella regione della Lorraine (Lorena).

Il toponimo deriva dal latino Verodunum o Virodunum dell’epoca di Diocleziano, di origine celtica (“ver” significa “la più/sopra“ unito a “-dun” che significa ‘collina, rilievo fortificato’; dai quali il significato di: “la fortezza più potente”).

Dal IV secolo è sede della diocesi omonima, fondata da Saint Saintin (san Santino). Nel 843 vi venne stipulato il famoso “Trattato di Verdun” che sancuva la divisione dell’Impero di Carlo Magno in tre parti, quella centrale venne assegnata a Lotario e prese il nome di Lotaringia (Lothringhen, dal quale anche Lorraine) e comprendeva Verdun, la quale però godeva del privilegio di “Libera Città Imperiale” assieme ai vescovadi contigui di Toul e Metz, che verranno identificati come “I Tre Vescovati”, ai cui presuli l’imperatore Ottone II concesse di governare i loro territori come conti col titolo di “Principi dell’Impero”. Come in altri casi, essi per l’amministrazione civile e per proteggere i propri diritti, dovettero ricorrere a dei nobili laici (attraverso l’istituto dell’avouerie, “avvocazia”, perché “advocati”: cioè chiamati dal vescovo), per Verdun essi furono i membri della potente famiglia degli Ardenne, già conti del territorio prima dell’erezione del principato-vescovile. I contrasti tra i due poteri erano frequenti e spesso violenti: Goffredo II d’Ardenne “il Barbuto”, conquistò la città e incendiò la cattedrale e il palazzo vescovile nel 1043. L’ultimo conte, nipote del precedente, lasciò i suoi diritti e partì per la Crociata: era Godefroy de Bouillon (per gli italiani: Goffredo di Buglione), che divenne re di Gerusalemme.

Nel XII secolo si crea forma comunale: i borghesi della città mal sopportavano l’autorità conservatrice dei vescovi, ed ottennero nel 1195 dall’imperatore Enrico IV una “Charte de Liberté”, attraverso la quale la città divenne soggetta direttamente all’imperatore. I vescovi non accettarono passivamente la situazione (soprattutto quando la cattedra episcopale venne occupata dai membri della dinastia di Bar, che ne volevano fare una carica ereditaria), ma alla fine i borghesi crearono una nuova aristocrazia amministrativa, attraverso i “Trois Lignages” (Tre Lignaggi) ereditari che ottennero il monopolio delle funzioni pubbliche.

Nel 1552 i “Tre Vescovati” verranno acquisite dalla Francia (acquisizione riconosciuta però solo nel 1648col Trattato di Westphalia) e poderosamente fortificata dall’architetto-ingegnere Vauban per conto di Luigi XIV.

Nel 1916 fu teatro della celebre, quanto terribile, “Battaglia di Verdun”, che durò 11 mesi e causò la morte di circa un milione di soldati e considerata la più cruenta e lunga di tutte le guerre europee.

Le armi attuali della città di Verdun, richiamano lo status di “principato vescovile” mostrando, stilizzata, l’antica cattedrale imperiale (distrutta nell’incendio del 1755) con quattro campanili cuspodati; si blasonano: « D’azur à la cathédrale de quatre flèches derrière laquelle s’élève un beffroi, entourée de murailles, le tout d’or maçonné de sable » (D’azzurro, alla cattedrale di quattro guglie, dietro la quale si eleva un battifredo, circondata da muraglia, il tutto d’oro murato di nero). Esse però vennero ufficialmente adottate dal Consiglio Comunale solo il 1 agosto 1898, riprendendo la figura del sigillo cittadino del 1396, ma prima dell’annessione al Regno di Francia la città mostrava, come molte altre “Libere Città dell’Impero” un’arme che si blasona: « D’or à l’aigle de sable à deux têtes, couronnée, becquée et membrée de gueules » (D’oro, all’aquila bicefala di nero, coronata, beccata e membrata di rosso).

Charles D’Hozier, nell’Armorial Général de France, redatto (con fini fiscali) per conto di Luigi XIV, assegna a Verdun uno stemma diverso, abbastanza convenzionale: « D’azur à une fleur de lys d’or surmontée d’une couronne royale de même» (D’azzurro al giglio d’oro sormontato da una corona regale dello stesso).

Verdun, con le sue 26 medaglie ottenute, è la città più decorata di Francia, ma nelle “Grandi Armi” se ne rappresentano solo due abitualmente, le più prestigiose: la Légion d’Honneur (26 agosto 1916) e la Croix de Guerre 1914-1918/1939-1945 con palma.

verdun

Recentemente (2014) la città, per la comunicazione istituzionale, ha adottato un logo di tipo commerciale, verde-azzurro.

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro, alla cattedrale di quattro guglie, dietro la quale si eleva un battifredo, circondata da muraglia, il tutto d’oro murato di nero”

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
battifredo, cattedrale, guglia, muraglia
Attributi araldici:
circondato, murato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
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  • città
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  • istituzione nuovo comune