Comune di Vellezzo Bellini – (PV)

Informazioni

  • Codice Catastale: L720
  • Codice Istat: 18173
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 3044
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 7.89
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Pur con diversi colori, lo stemma di Vellezzo Bellini si ispira alle armi delle principali famiglie che tanta importanza hanno avuto sul piccolo paese e vuole ricordare i prodotti agricoli della propria terra.

Il paese prese l’odierna denominazione dopo che furono unificati i nuclei di Vellezzo e Giovenzano con un regio decreto del 1864.

Giovenzano, a differenza della frazione di Vellezzo, non era compreso nei possedimenti ecclesiastici della chiesa pavese di San Michele Arcangelo, ma rimase per tutto il Medioevo sotto il controllo di nobili famiglie milanesi e pavesi.

Verso la fine del 1500 divenne feudo dei marchesi Pallavicini di Scipione, che detenevano la quasi totalità dei beni del paese con il titolo di signori di Giovenzano, stabilendosi nella famosa residenza di palazzo Pallavicino, tuttora presente e ben conservata.

La prima parte, quella destra, nei punti d’oro equipollenti a quattro di verde, dunque, si riferisce a questa nobile casata, nella cui arma i punti erano d’argento equipollenti a quattro di rosso, come si può vedere, ad esempio, nello stemma di Borgarello; sostituendo gli smalti si modificano gli elementi di un blasone ereditato, così da differenziarlo e da poterlo adottare; in termini araldici si tratta di una brisura per evitare che si utilizzi uno stemma appartenente a una famiglia.

In quella sinistra, nella zampa recisa di leone, elemento tipico della famiglia Bellini, da cui il paese trae parte del nome, si voleva mettere in risalto l’unificazione del territorio del paese avvenuta nel 1742 grazie al marchese Giovanni Battista Bellini.

Nello stemma proposto dallo Studio Araldico di Genova, non potevano di certo mancare le spighe di riso, poste nella campagna come simbolo dell’ubertosità del territorio.

Approvato con delibera del consiglio comunale del 27 maggio 1983, l’istanza di concessione però fu inviata tre anni più tardi.

L’Ufficio Araldico della Presidenza dei Consiglio dei Ministri approvò lo stemma senza alcuna modificazione.

 

 

 

Genovese C. 2012 – LA PROVINCIA DI PAVIA – Gli stemmi civici del Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò, pp. 156-157.

Stemma Ridisegnato


Reperito da: Anna Bertola

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Partito: nel primo, cinque punti d’oro equipollenti a quattro di verde; nel secondo, d’argento, alla branca di leone, recisa, di rosso, posta in banda; il tutto alla campagna d’azzurro, caricata di tre spighe di riso, ciascuna fogliata di due, d’oro, poste a ventaglio. Ornamenti esterni da Comune”.

Colori dello scudo:
argento, oro, verde
Partizioni:
partito
Oggetti dello stemma:
branca, campagna, punto, spiga di riso
Attributi araldici:
caricato, equipollente, fogliato, posto a ventaglio, posto in banda, reciso

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di verde…”

Colori del gonfalone: bianco, verde
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    17 Maggio 1986