Comune di Vecchiano – (PI)

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Info
  • Codice Catastale: L702
  • Codice Istat: 50037
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 12472
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 67.38
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
  • Comuni confinanti:

    Lucca (LU), Massarosa (LU), San Giuliano Terme, Viareggio (LU)

Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il territorio del Comune di Vecchiano, in provincia di Pisa, è delimitato dal Monte Pisano a est, dal lago di Massaciuccoli a nord, dal litorale tirrenico a ovest, e dal tratto finale del fiume Serchio a sud. L’area presenta tracce evidenti di popolamento fin dall’Antichità, in particolare il monumentale acquedotto romano di Caldaccoli, le cui rovine sono ancora visibili nel limitrofo territorio del Comune di San Giuliano Terme.

La prima attestazione del toponimo, nella forma «Vecliano», risale all’anno 762 e deriva probabilmente dal nome di persona latino Vetuleius o Venuleius, riferibile a un antico proprietario terriero.

Merita una menzione particolare la Selva Palatina, vasta riserva di caccia di appannaggio imperiale che si estendeva dal Monte Pisano fino alla costa. Uno statuto di Enrico IV del 1081 confermava il feudo della Selva alla fara pisana degli Orlandi, riconfermato nel 1112 dalla contessa Matilde di Toscana e in seguito dal marchese Rabodone. Oggi l’estensione boschiva superstite, che preserva un ambiente naturale a macchia mediterranea, è compresa nel Parco naturale regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli.

Nel Medioevo l’area, posta al confine tra i territori di Pisa e di Lucca, fu a lungo contesa fra queste due città, finché nel 1406 – insieme a Pisa e al suo contado – entrò a far parte del Dominio della Repubblica Fiorentina. Con lo status di comune rurale venne sottoposto alla Podesteria di Ripafratta, a sua volta sottoposta al Vicariato di Vicopisano.

Vecchiano venne eretto a capoluogo comunale nel 1810, al tempo della dominazione francese della Toscana. In precedenza era compreso nel territorio di San Giuliano Terme. Oggi il Comune, compreso nella Provincia di Pisa, conta circa 12.000 abitanti.

 

Per quanto attiene lo stemma comunale, Luigi Passerini annotava nel 1864: «Essendo questo piccolo luogo situato in riva al Serchio, è perciò che la figura simbolica di questo fiume trovasi rappresentata nell’arme lasciando scorgere in lontananza la torre di Ripafratta»; nell’immagine a corredo l’allegoria fluviale è rappresentata – secondo la forma classica – come un vecchio che tiene un orcio dal quale scaturiscono le acque; vecchio che peraltro costituisce un riferimento parlante con il toponimo.

Nel corso del Novecento venne tuttavia adottato uno stemma del tutto diverso, come si vede sul gonfalone ancora in uso nel 1985 (cfr. La Toscana e i suoi Comuni). Pagnini lo blasona: «Trinciato, con la banda d’oro sulla partizione, caricata da sei pugnali d’argento posti in fascia-palo; nel primo di rosso, alla croce pisana di argento sormontata dalle lettere G, V, dello stesso; nel secondo, di cielo, ad un mazzetto di spighe di grano, piantate sulla campagna erbosa, sovrastato da quattro stelle d’oro», specificando che «da antica data il Comune di Vecchiano si è riconosciuto in due simboli fra loro molto diversi». Dopo aver descritto la sopra citata arme recensita da Passerini, annota che lo stemma allora in uso «contiene tre coppie di armi bianche, chiara allusione ad altrettante vicende belliche che coinvolsero, in epoche diverse, queste popolazioni». Le due iniziali che sormontano la croce pisana «ricordano il capitano di ventura Girolamo [da Vecchiano (1490 ca.-1556)], che da questa terra prese il nome», mentre le quattro stelle nella seconda partizione «ricordano le principali frazioni del territorio: Avane, Filettole, Migliarino e Nodica».

Con il nuovo secolo si è tornati tuttavia a far uso dello stemma precedente, come sancisce l’art. 3 dello Statuto Comunale, approvato nel 2008: «Il Comune ha come segno distintivo uno stemma che rappresenta un uomo canuto seduto su pietre, con una pala in spalla ed in braccio un orcio, dal quale scaturisce un getto d’acqua, una torre e delle colline». L’uso di un linguaggio convenzionale anziché quello del blasone dà luogo tuttavia a imprecisioni, peraltro evidenti nello stemma in uso e nello stesso gonfalone, che presenta un drappo bianco: la figura umana che vi si vede rappresentata non è certamente «canuta», venendo meno alla sua allusione parlante, e manca del tutto degli attributi descritti, quali l’orcio e la pala.

 

 

Nota a cura di Michele Turchi

 

Bibliografia

– E. Repetti, Dizionario Geografico, Fisico, Storico della Toscana, Firenze 1833-46, V, pp. 681 e segg.

– L. Passerini, Le armi dei Municipj Toscani, Firenze 1864, p. 296.

– G. Caciagli, Pisa e la sua provincia, Pisa 1972, vol. 3, tomo II, pp. 817-841.

– E. Fasano Guarini, Lo stato mediceo di Cosimo I, Firenze 1973, p. 106.

– G.P. Pagnini, Stemmi e gonfaloni della Toscana, in La Toscana e i suoi Comuni. Storia territorio popolazione e gonfaloni delle libere Comunità Toscane, Firenze 1985, pp. 417-418.

– Gli stemmi dei Comuni toscani al 1860, a cura di G.P. Pagnini, Firenze 1991, p. 62.

– V. Favini, A. Savorelli, Segni di Toscana. Identità e territorio attraverso l’araldica dei comuni: storia e invenzione grafica (secoli XIII-XVII), Firenze 2006.

– C. Saviozzi, Pisa nel contado. Vecchiano dai monti al mare al lago di Massaciuccoli. Realtà ambientali e socioculturali, Pisa 2018.

Disegnato da: Michele Turchi

SMALTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma tratto dal libretto del Passerini del 1864 che ha fatto da modello per lo stemma descritto nello statuto comunale.

Stemma ridisegnato come descritto nel gonfalone comunale.

Stemma precedentemente in uso

Disegnato da: Bruno Fracasso

Reperito da: Michele Turchi

BLASONATURA

“Drappo di bianco…”

COLORI
ALTRE IMMAGINI

Gonfalone ridisegnato con lo stemma descritto nello Statuto comunale.

Gonfalone ridisegnato precedentemente in uso

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di bianco caricato al centro dallo stemma comunale sostenuto dalla scritta su due righe COMUNE DI VECCHIANO – PROVINCIA DI PISA…”

ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
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  • istituzione nuovo comune
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