Comune di Valli del Pasubio – (VI)

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Info
  • Codice Catastale: L624
  • Codice Istat: 24113
  • CAP: 36030
  • Numero abitanti: 3386
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 49.31
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 35.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il nome forse deriva dal latino medioevale “passubulus”, cioè piccolo passo.
Durante il secolo XIII nel territorio si stabilirono popolazioni di lingua tedesca provenienti forse dall’altopiano di Asiago.
A quest’epoca esistevano due comunità sulla destra del torrente Leogra: la Valle dei Signori, che apparteneva ai Da Vivaro, e la Valle dei Conti, che apparteneva ai Maltraverso. Questa divisione cessò solo all’inizio del secolo scorso, quando fu costituito un unico Comune con il nome di Valli dei Signori. Durante la prima guerra mondiale sul vicino Monte Pasubio ebbero luogo accaniti combattimenti.

Sacello-Ossario del Pasubio. Sorge sul Colle Bellavista. Eretto dall’architetto Ferruccio Chemello, fu inaugurato nel 1926. Si compone di un basamento sormontato da una terrazza sulla quale si innalza una torre. Tutto il complesso è alto 35 metri. Nel basamento si apre la porticina di ferro battuto, opera di Umberto Bellotto, che dà accesso all’ossario. Questo contiene le salme di 13.000 caduti italiani e austriaci noti e ignoti. Il sacello fu decorato da Tito Chini.

Ad una agricoltura di tipo collinare, basata soprattutto sui prodotti degli allevamenti bovini e suini, si sono aggiunte alcune piccole imprese industriali operanti nei settori alimentare e delle confezioni.

Il comune di Valli del Pasubio fa parte della Comunità Montana Leogra Timonchio.

Comuni confinanti:

Posina, Recoaro Terme, Schio, Torrebelvicino, Trambileno ( TN ), Vallarsa ( TN ).

BLASONATURA

“D’azzurro, all’aquila al naturale, sorante, fissante la stella di cinque raggi, essa aquila attraversante il campo e la massa montagnosa di tre rilievi di argento, due grandi laterali uscenti dai fianchi, uno centrale, esiguo, cimato dal sacello ossario di argento, la massa montagnosa fondata sulla campagna concava di verde, l’aquila afferrante con gli artigli il drappo nazionale, lungo, stretto, svolazzante, attraversante la massa montagnosa e la campagna; essa campagna caricata nel cantone destro della punta dalle lettere maiuscole XVCD, di nero, ordinate in fascia”.

D.P.R. 22 giugno 2005

SMALTI
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BLASONATURA

“Drappo partito di azzurro e di bianco…”

D.P.R. 22 giugno 2005

COLORI
PARTIZIONI
partito
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    22 Giugno 2005

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