Comune di Valdastico – (VI)

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Info
  • Codice Catastale: L554
  • Codice Istat: 24112
  • CAP: 36040
  • Numero abitanti: 1424
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 23.72
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 46.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il nome deriva da “astacus”, granchio, forse alludendo alle diramazioni del largo letto del fiume.
A Forni fu rinvenuta una lapide paleoveneta. Nel Medio Evo la Val d’Astico fu possesso del vescovo di Padova; a partire dal XII secolo vi si stanziarono popolazioni di lingua tedesca. In seguito il territorio alla destra del fiume passò a Vicenza, mentre quello a sinistra seguì le vicende di Asiago. Nel 1435 a Forni fu catturato Marsilio da Carrara, che fu poi decapitato a Venezia. Tutto il territorio subì vaste distruzioni durante la prima guerra mondiale.

Le risorse naturali sono limitate ad un’agricoltura con modeste produzioni di patate e foraggi. Pure modeste sono le altre attività economiche e infatti quelle manufatturiere possono contare solo su una ventina di aziende di tipo artigianale soprattutto nel settore del legno, del mobilio e delle confezioni.

Il comune di Valdastico fa parte della Comunità Montana Alto Astico e Posina.

Gemellato con Encantado Rio Grande do Sul (Brasile).

Comuni confinanti:

Arsiero, Cogollo del Cengio, Lastebasse, Luserna ( TN ), Pedemonte, Roana, Rotzo, Tonezza del Cimone.

BLASONATURA

“Scudo partito e spaccato (inquartato). Nel PRIMO, di rosso alle due torri al naturale di differenti altezze, la maggiore a destra, e tre abeti disposti tra le torri, sorgenti dalla pianura di verde e roccia al naturale. Sopra le torri un lambello di azzurro a tre pendenti. Il tutto chiuso da una bordatura di azzurro. Nel SECONDO, fasciato d’oro e di rosso di dieci pezzi. Sul campo due forni gemelli da mattoni, in cotto. Nel TERZO, di azzurro al monte roccioso al naturale cui si appoggia una scala a piuoli poggiata col monte sulla pianura di verde al naturale con chiesa a sinistra e case a destra. Nel QUARTO, di verde al casotto della dogana. Capo di oro all’aquila di nero col volo levato. Sul tutto la croce formata da quattro catene di acciaio legate in cuore ad un anello attraversante sulla partizione. Corona ed ornamenti da comune”.

D.R. 21 giugno 1942

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Regio Decreto (RD)
    concessione
    21 Giugno 1942

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