Comune di Triora – (IM)

Informazioni

  • Codice Catastale: L430
  • Codice Istat: 8061
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 398
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 67.76
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Triora è un piccolo Comune di origine medievale della provincia di Imperia il cui nome trae origine dal verbo latino terere, che corrisponde all’italiano “macinare”, ricordo delle attività di molitura dei cereali coltivati nella valle Argentina.

Il suo territorio vide nell’alto Medioevo i primi insediamenti monastici, successivamente tutta la zona passò sotto il controllo dei conti di Ventimiglia; conquistata una certa autonomia l’alta valle Argentina passò sotto la Repubblica di Genova e Triora si organizzò in Comune con un proprio podestà. Intorno al 1350 militi locali con uomini di Ventimiglia e delle famiglie Imperiali e Doria parteciparono al saccheggio di Rocchetta Nervina e Sospello, appartenenti al Conte di Provenza. Nel 1383 si ribellò per motivi fiscali contro la Repubblica di Genova mentre nel 1399 risultava tra i centri più prosperi della Riviera occidentale e versava 3940 lire genovesi di tassa detta dell’“avarìa”. Nel 1418 vi predicò san Bernardino da Siena. Nel 1459 i Comuni dipendenti di Badalucco e Montalto tentarono di raggiungere il distacco da Triora ma la richiesta venne respinta dal Consiglio degli Anziani di Genova che imposero però un maggior rispetto dei diritti dei due centri.

Nel 1587 ebbe iniziò un processo di stregoneria che divenne il più importante tra quelli tenutisi in Italia, coinvolgendo inizialmente i vicari degli Inquisitori di Genova e di Albenga ma che s’ingrandì drammaticamente quando nella vicenda intervenne nel giugno 1588, inviato da Genova, il commissario speciale Giulio Scribani con il quale si ampliarono drammaticamente il numero delle persone coinvolte e torturate con il risultato di far morire delle donne innocenti; le inchieste ebbero termine solo il 28 agosto 1589, quando il Cardinale di Santa Caterina confermò la volontà dell’Inquisizione di chiudere i processi.

La prima riproduzione conosciuta dell’attuale stemma risale al 1750 e si trova nelle carte di Luigi Maria Capponi, successivamente, nell’opuscolo Notizie statistiche, geografiche ed agricole… pubblicato nel 1881 dal Sotto Prefetto Domenico Monterumici, si legge che Triora era uno dei sette Comuni appartenenti al Circondario di Sanremo dotati di stemma, nel suo caso l’arma comunale riportava «un cane cerbero, scelto per le tre teste e le tre bocche, forse in relazione con i tre fiumi: Tanaro, Nervia, Argentina, che appunto hanno le sorgenti sul territorio di quel Comune», un’altra ipotesi fu che il cane a tre teste alludesse all’importanza strategica della località, posta a guardia di tre vallate mentre alcuni mettono in relazione il carattere infernale del cerbero con i processi per stregoneria del ‘500; la spiegazione più probabile è che si tratti di un segno alludente al nome della località tramite una costruzione erudita che accosta i due termini latini tria (tre) e oris (bocca o anche viso).

Lo stemma fu ufficializzato D.P.R. del 10 maggio 1972: D’azzurro al cerbero d’argento. Ornamenti esteriori da Comune; con lo stesso fu concesso il gonfalone: Drappo partito, di bianco ed azzurro, riccamente ornato di argento e caricato dello stemma comunale, con la iscrizione centrale in argento “Comune di Triora”. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale”.

Nota di Giovanni Giovinazzo e Massimo Ghirardi

Bibliografia

Ippolito Edmondo Ferrario, Triora, la Salem d’Italia. Storia del più grande processo per stregoneria svoltosi in Italia nel 1587, in InStoria, n. 13, giugno 2006, consultato il 7 giugno 2017

Domenico Monterumici, Notizie statistiche, geografiche ed agricole sul circondario di Sanremo, Treviso, Tip. di L. Zoppelli, 1881

Appunti e notizie sul territorio di Arma e Taggia (1). Ricavati da documenti storici dell’Archivio Comunale di Taggia (1908 – 1912), a cura di Lorenzo Reghezza, cap. 8, consultato il 7 giugno 2017

La storia di Triora, consultato il 7 giugno 2017

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro al cerbero d’argento. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
cerbero

Gonfalone ridisegnato


Fonte: Giancarlo Scarpitta

Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo partito di bianco e di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: partito

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    10 Maggio 1972