Città di Trebaseleghe – (PD)

Informazioni

  • Codice Catastale: L349
  • Codice Istat: 28093
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 23656
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 30.73
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma “troncato” (diviso in due sezioni in senso orizzontale) fa riferimento nella partizione superiore al castello medioevale di Trebaseleghe che apparteneva al vescovo di Treviso, Il più antico documento che lo cita è la bolla di papa Eugenio III del 1152.

Era una fortificazione di particolare interesse strategico e sorgeva probabilmente tra i corsi d’acqua Blessima (forse l’attuale Zero o il Marzenego) e Draganziolo.

Il villaggio ed il castello furono devastati nel 1224 da Ezzelino III da Romano e dieci anni dopo durante la guerra tra Padovani e Trevigiani.

A difesa del maniero erano state scavate fosse profonde ed innalzate delle “motte”, montagnole o bastioni in terra battuta, di cui erano visibili i segni oltre mezzo secolo fa in proprietà Zorzetto di via Fossalta-Manetti.

Nella parte inferiore dello scudo sono stati posti tre classici portici basilicali, a ricordo di una delle versioni etimologiche del toponimo Trebaseleghe significante appunto tre porticati adibiti ad uso pubblico.

Originariamente trattavasi, riferisce il conte Trieste, di una sala ove si pronunciavano i giudizi e si tenevano le concioni.

Le basiliche divennero poi negozi costruiti presso il foro e con tale termine furono denominati gli edifici cristiani e gli spazi nei chiostri delle chiese.

In precedenza fu proposto di assumere come stemma civico tre chiese (o croci) che facessero riferimento alla versione etimologica secondo cui il toponimo significherebbe “Trebasiliche”, tre chiese: la matrice e le due filiali di Cappelletta e Fossalta.

A titolo di curiosità, si può ricordare che il Comune di Trebaseleghe fu il primo ente concessionario (dopo la Provincia) ad ottenere l’ufficializzazione del proprio simbolo araldico nel padovano.

La delibera consiliare di adozione risale al 1° luglio 1917. La miniatura allegata alle Lettere Patenti non fu però rintracciata.

Giancarlo Scarpitta ha ottenuto l’apposizione di un nuovo visto di conformità; su un nuovo bozzetto ed ha nel contempo predisposto anche la pratica per l’ufficializzazione del gonfalone in uso.

In precedenza, sulla carta intestata dell’ente ed in tutti gli oggetti di pertinenza municipale, veniva adoperato uno scudo non rigorosamente sannitico in quanto il suo lembo superiore era costituito da due linee concave.

 

Nota di Giancarlo Scarpitta

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Giancarlo Scarpitta

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“Troncato; sopra di argento al castello di rosso; sotto d’azzurro a tre portici a tre vani, d’argento, posti uno sopra gli altri, quello di destra in sbarra, quello di sinistra in banda. Lo scudo sarà sormontato dalla speciale corona di Comune”.

Colori dello scudo:
azzurro, rosso
Partizioni:
troncato
Oggetti dello stemma:
castello, portico, vano
Attributi araldici:
destra, in banda, in sbarra, posto uno sopra gli altri, sinistra

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Giancarlo Scarpitta

Gonfalone Ufficiale


Altre immagini


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Profilo Araldico


“Drappo troncato di azzurro e di bianco…”

Colori del gonfalone: azzurro, bianco
Partizioni del gonfalone: troncato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune


    Regio Decreto (RD)
    concessione
    27 Maggio 1920

    LL.PP. 25 novembre 1920


    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    9 Febbraio 1983