Città di Trapani – (TP)

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Info
  • Codice Catastale: L331
  • Codice Istat: 81021
  • CAP: 91100
  • Numero abitanti: 70622
  • Nome abitanti: trapanesi
  • Altitudine: 3
  • Superficie: 272.00
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
  • Comuni confinanti:

    Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Erice, Marsala, Misiliscemi, Paceco, Salemi

  • Santo Patrono: sant'Alberto degli Abbati
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Due leggende raccontano l’origine della città di Trapani. La prima racconta che l’insenatura sarebbe stata creata dalla falce caduta dalle mani della dea della prosperità Demetra alla disperata ricerca della figlia Persefone rapita dal dio degli inferi Ade. La seconda narra di come Saturno, dio del cielo uccide e detronizza il padre Crono evirandolo con una falce che, cadendogli dalla mano, cade sull’isola di Trinacria, presso la costa occidentale, dando origine alla città Per i latini DREPANUM, derivato dal nome greco della città: DREPANON da “falce”, riferimento alla forme dell’insenatura dove venne fondata la città e richiamata nella falce sospesa nel campo dello scudo dello stemma della città, in uso fina dal 1474, all’epoca della concessione del titolo di città da parte di re di Spagna Ferdinando il Cattolico. In realtà la città fu fondata dai Cartaginesi nel 260 a.C. su un’isoletta tra quelle che formavano un vasto arcipelago in seguito collegate tra loro e alla terraferma. Fu occupata dai Romani nel 241 a.C. e rimase legata all’Impero fino alla sua caduta, dopo il 476 infatti fu possedimento bizantino e dal IX secolo agli Arabi, ai quali si deve la trasformazione della città in un celebre centro culturale, tra i più fiorenti della Sicilia. Passò quindi ai Normanni seguendo le sorti della vicina Palermo. Durante il dominio degli Aragonesi, Trapani divenne una importante tappa per le spedizioni Crociate, ed ebbe uno sviluppo considerevole, arrivando a comprendere tutto il promontorio. Intorno al XVII secolo la città assorbe la popolazione della vicina Erice. Blasone, dal Decreto di Riconoscimento dell’11 agosto 1928: “Di rosso, al ponte di tre archi, l’ultimo incompleto, sostenente cinque torri, delle quali la seconda più alta, il tutto di oro, murato di nero, posto sopra un mare fluttuoso di azzurro e di argento, e sormontato da una falce d’oro, posta in fascia, con la impugnatura a destra e la punta rivolta verso la punta dello scudo”. Secondo la tradizione le torri rappresentano i cinque avamposti a difesa della città antica: la torre del castello di Terra, la torre Peliade del castello di Mare o “Colombaia”, la torre dei Palii, la torre Vecchia e quella di Porta Oscura. Il significato è abbastanza evidente, la città “della falce” sorge dal mare, dal quale è difesa e che è all’origine della ricchezza e prosperità della popolazione. Per alcuni il ponte in verità dovrebbe essere tronco e non diroccato come al presente, giacché raffigurerebbe il viadotto che immetteva a Porta Borbone, al secondo corpo di guardia, difeso da un rivellino con ponte lavatoio, munito di armi da fuoco. Note di Massimo Ghirardi e Giancarlo Scarpitta Bibliografia: www.trapaniantica.it www.colombaiatrapani.altervista.org www.credfed.it

Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di rosso, al ponte di tre archi, l’ultimo incompleto, sostenente cinque torri, delle quali la seconda più alta, il tutto di oro, murato di nero, posto sopra un mare fluttuoso di azzurro e di argento, e sormontato da una falce d’oro, posta in fascia, con la impugnatura a destra e la punta rivolta verso la punta dello scudo”.

ATTRIBUTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
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Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di rosso…”

COLORI
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Fonte: Roberto Breschi

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo di rosso caricato dello stemma comunale centrato…”

ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Regio Decreto (RD)
    concessione
     

    Titolo concesso da Filippo I di Sicilia nel 1589.


    Decreto del Capo del Governo (DCG)
    riconoscimento
    11 Agosto 1928

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