Comune di Terranova dei Passerini – (LO)

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Info
  • Codice Catastale: L125
  • Codice Istat: 98057
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 914
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 11.24
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Il Comune di Terra Nuova indica una porzione del Lodigiano creata nel periodo visconteo. Durante il dominio napoleonico, tra il 1809 e il 1816, alla circoscrizione amministrativa vennero aggregati i territori di Cassina dei Passerinie di Rovedaro, che riottennero brevemente l’autonomia durante il periodo del Regno Lombardo-Veneto fino al 1837, quando vennero uniti definitivamente.

 

Con la caduta del Ducato di Milano nel 1535 sotto la dominazione spagnola, il contado Lodigiano venne suddiviso in Vescovati: a quello detto “Sotto la strada Cremonese” appartenevano Biraga (con uniti Sant’Alberto e Terranova) e Ca’ de’ Passerini (con San Giacomo e Rovedaro).

Nel XVII secolo il Vescovato “Sotto la strada Cremonese del Ducato di Milano”, comprendeva Biraga, Ca’ de’ Passerini e Rovedaro.

Con il dominio austriaco si formò lo Stato di Milano nel cui “Compartimento territoriale della Città e Provincia di Lodi” del 1757, la Delegazione XVIII del Vescovato di Sotto comprendeva Cassina De’ Passerini (feudo del conte Lambertenghi), mentre la Delegazione XIX annoverava: Castiglione (feudo del conte Gabrio Serbelloni) con Barattera; Rovedaro (feudo del conto Imbonati); Terra Nuova con Biraga, S. Alberto (feudo del marchese Dante Castiglione) e Campagna.

 

Le stesse località erano nominate nella Provincia di Lodi dello Stato di Milano del 1786 e precisamente nel Vescovado Inferiore Lodigiano Delegazione XVI: Cassina de’ Passerini; Delegazione XIX: Castiglione con Barattera, Rovedaro, Terranova con Biraga e Gera d’Adda Superiore; Delegazione XXVI: S. Alberto e Campagna.

 

Nel 1798 durante la Repubblica Cisalpina filo francese vennero istituirti i comuni di Castiglione con Barattera, Terranova con Biraga, S. Alberto e Campagna, Cassina de’ Passerini, Rovedaro, Mulazzana.

 

Con la nascita del Regno napoleonico d’Italia del 1805, i Comuni di Cassina de’ Passerini e di Rovedaro, erano compresi nel Dipartimento dell’Alto Po, Distretto III di Lodi, Cantone V di Casalpusterlengo.

 

Con la Restaurazione e la costituzione del Regno Lombardo-Veneto, nel 1816, fu istituita la Provincia di Lodi e Crema. Nel Distretto V di Casalpusterlengo furono inclusi Cassina de’ Passerini, Castiglione con Barattera, Rovedaro, Terranova con Biraga, S. Alberto e Campagna. Data l’esiguità di alcuni di essi si decise l’aggregazione di Rovedaro, Cascine dei Passerini e Terranova che vennero uniti in un solo Comune denominato Terranova.

 

Pressoché stabilmente ogni comunità era retta da un Consiglio Comunale o da un Convocato Generale, istituzione che comprendeva tutti i possidenti maschi maggiorenni, i rappresentanti delle donne e dei minorenni, esclusi i militari, i parroci e i debitori verso il Comune.

 

 

Col RD dell’11 gennaio 1863 il Comune assunse la denominazione ufficiale di Terranova dei Passerini, derivando il determinante dalla nobile famiglia discendente da Rinaldo Bonacolsi detto “il Passerino” che possedevano terre nella zona.

 

Rinaldo dei Bonacolsi, detto il “Passerino” per via della bassa statura (1278-1328) fu Vicario Imperiale di Mantova di Enrico VII dal 1309 e signore di Modena, ma si comportò come un tiranno e venne anche scomunicato, al punto che la popolazione (sobillata dai Gonzaga) gli si ribellò, il 16 agosto del 1328, e venne ucciso da Luigi Gonzaga, mentre i figli Andrea e Francesco Bonacolsi vennero imprigionati nella torre di Castel d’Ario (Mantova), dove morirono di stenti.

 

Non è chiaro da dove derivi lo stemma comunale: lo stemma dei Bonacolsi era “di rosso a tre fasce d’oro”, quindi completamente diverso, agli smalti oro e verde sono attribuiti convenzionalmente il significato di ricchezza e fertilità.

 

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Terranova dei Passerini sono stati concessi con decreto del Presidente della Repubblica dell’8 febbraio 1973, dove si blasona: «Palato di verde e d’oro di quattro pezzi, al lambello di rosso di quattro pendenti attraversante in capo. Ornamenti esteriori da Comune» per lo stemma e «Drappo partito, di giallo e di verde, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con l’iscrizione centrata in argento: “Comune di Terranova dei Passerini“. Le parti in metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento» per il gonfalone.»

 

 

Nota di Massimo Ghirardi e Francesco Maida

Si ringrazia Giorgio Sitran per la gentile collaborazione

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

«Palato di verde e d’oro di quattro pezzi, al lambello di rosso di quattro pendenti attraversante in capo. Ornamenti esteriori da Comune»

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
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Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

«Drappo partito, di giallo e di verde, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con l’iscrizione centrata in argento: “Comune di Terranova dei Passerini“. Le parti in metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento.»

COLORI
PARTIZIONI
partito
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Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo partito di giallo e di verde…”

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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    8 Febbraio 1973

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