Comune di Strambino – (TO)
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Info
- Codice Catastale: I970
- Codice Istat: 1269
- CAP: 0
- Numero abitanti: 6437
- Altitudine: 0
- Superficie: 22.75
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici
Dal latino “strabus” (storto) per via della posizione dell’insediamento su un pendio collinare. Una teoria alternativa propone una derivazione dalla locuzione latina “extra ambitus” col significato proprio di “fuori dalla giurisdizione” come confermerebbe una citazione del XIV secolo com EXTRAMBINO.
Fu soggetta ad Ugo marchese di Toscana che, il 4 settembre 996, lo dona al vescovo di Vercelli come pertinenza del feudo di Caresana.
Nel XII secolo compare nei documenti un CASTRUM STRAMBINI dipendente dal vescovo di Ivrea che, dai Franchi, era stato nominato conte di un vasto territorio. La posizione dei vescovi li mise in contrasto con i nobili locali, che spesso governavano il territorio come loro rappresentanti. Celebre è la furiosa lotta tra Arduino e il vescovo Varmondo.
Nel secolo successivo si vide una polarizzazione di una fazione “guelfa” capeggiata dai ai marchesi di San Martino e alleati dei Savoia, ai quali sarà sempre fedele strambino, e una “ghibellina” filoimperiale raccolta intorno ai Valperga alleati al marchese del Monferrato.
Nello stesso periodo si darà ordinamento “comunale” stabilendo stabili confini con la vicina Romano.
Nel 1800 Napoleone Bonaparte valicò il Gran San Bernardo, conquistò Ivrea e al Ponte della Chiusella, a nord-est di Strambino, sconfisse i Savoia conquistandone il territorio. L’amministrazione transalpina creerà la “Mairie” (poi Comune) di Strambino.
Lo stemma, di composizione classica, è composto di uno scudo nero con tre fasce d’argento. È timbrato da una corona civica del rango di città, secondo la vecchia legislazione.
Lo scudo è probabilmente da mettere in connessione con lo stemma antico della dinastia Arduinica e comunque presenta una figurazione assai diffusa nella regione.
Secondo una popolare novella il nome sarebbe connesso proprio all’aggettivo “strambo” in riferimento al curioso episodio dell’architetto Carlo Emanale Rana che, nella pianta della chiesa parrocchiale da lui progettata nel 1764, ha riprodotto la forma dell’animale omonimo del suo casato: una “stramberia” appunto…
[vedi anche Ceva]
Note di Massimo Ghirardi
STEMMA RIDISEGNATO

STEMMA ACS

STEMMA UFFICIALE

LOGO

BLASONATURA
“Di nero alle tre fasce d’argento…”
SMALTI
ALTRE IMMAGINI
Stemma in uso

GONFALONE RIDISEGNATO

GONFALONE UFFICIALE

BLASONATURA
“Drappo di bianco…”
ALTRE IMMAGINI
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune