Comune di Sömmerda – (SÖM)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Sömmerda è una città tedesca nel Land della Turingia (Thüringen), capoluogo del circondario omonimo.

Nel 2018 venne aggregato al territorio di Sömmerda il comune soppresso di Schillingstedt.

Lo stemma della città deriva dall’antico sigillo della comunità e si blasona: “Geteilt von Silber und Rot; oben ein schwarzer rotbezungter rechts blickender Adler, unten ein sechsspeichiges silbernes Rad”, che corrisponde al blasone italiano: “troncato: il primo d’argento all’aquila di nero, linguata di rosso; il secondo di rosso alla ruota di carro d’argento”.

L’aquila nera rappresenta il Regno di Prussia, mentre la ruota argentata rappresenta l’ex elettorato di Magonza e i territori dell’abbazia di Erfurt, a cui apparteneva dal 1418.

Lo stemma è rappresentato anche sulla bandiera civica, che si presenta “troncata di rosso e di bianco” (che è anche quella della Turingia) e “caricata dello stemma comunale”.

Sull’origine del nome della città non c’è accordo: alcuni propongono che l’antica Sumerda, poi Sumerde e Sumerdi, derivi dalle parole Sump (palude) e Mer (brughiera), ossia una zona contraddistinta da brughiere paludose; altri vogliono risalire alla popolazione dei Sumeri che avrebbero abitato per primi queste zone, e il toponimo avrebbe il significato di “sito dei Sumeri”.

La città è documentata solo dall’876 in un documento registrante una disputa sui diritti di decima del monastero di Fulda in Turingia, legato al principato vescovile di Colonia. Nel 918 il re Corrado donò Sömmerda a quel monastero che vi mantenne i diritti fino ai tempi moderni.
Nel 1268 il conte Heinrich von Hohnstein venne infeudato di Sömmerda dall’abate Bertoldo di Fulda.

La prima testimonianza di un sigillo del villaggio di Sömmerda (il più antico sigillo di villaggio della Turingia) risale al 1369. Presumibilmente all’inizio del 1350, Sömmerda ricevette i diritti comunali dal conte Enrico V di Hohnstein, analogamente a Greußen e Clingen, che appartengono allo stesso territorio.

Dopo la morte del conte, nel 1356 la città passò in possesso dei conti di Schwarzburg, in base a un contratto ereditario del 1325. 

Sömmerda ricevette probabilmente i suoi statuti cittadini sotto gli Hohnsteiner o gli Schwarzburger, analogamente alla vicina Greußen.

Nel 1418 gli Schwarzburger vendettero Sömmerda insieme a Schallenburg al Comune di Erfurt. Sotto il suo governo, nel 1420, Sömmerda venne chiamata per la prima volta opidum, cioè “città”.

Il consiglio comunale di Sömmerda è menzionato per la prima volta in un documento nel 1433. 

Dal 1621 in poi, Sömmerda soffrì le conseguenze della Guerra dei Trent’anni. Soprattutto la posizione strategica all’incrocio di diverse strade favoriva i passaggi (e le devastazioni) delle truppe. Tutto ciò, unito alle spogliazioni e ai saccheggi, portò all’impoverimento della popolazione che venne contemporaneamente decimata da varie epidemie. 

In seguito alla pace di Lunéville, nel 1802, Sömmerda passò sotto il controllo della Prussia.

Dopo la sconfitta della Prussia nelle battaglie di Jena e Auerstedt, Sömmerda entrò a far parte di un’area sotto l’amministrazione diretta dell’imperatore Napoleone. Nel 1806 però i francesi saccheggiarono e devastarono la città. 

È stata sede dell’industria Elektroindustrie (poi Fujitsu Technology Solutions), i cui precursori furono le fabbriche meccaniche cittadine di Johann Nicolaus von Dreyse, che hanno avuto un impatto significativo sulla città fin dal 1840 e hanno garantito la crescita della piccola cittadina agricola in una città industriale.

È gemellata con la connazionale Böblingen (Baden-Württemberg), dal 1988, e con la lituana Kėdainiai, dal 1989.

Note di Massimo Ghirardi