Comune di Solingen – (SG)

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Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Solingen è una città extracircondariale del Land del Nordrhein-Westfalen (Renania Settentrionale-Westfalia) che, come mostra ancora oggi lo stemma civico, è famosa come “città delle lame” perché sede fin dal Medioevo di numerose officine per la produzione di spade sottili, coltelli, forbici e rasoi da parte di aziende note ancora oggi nel mondo (Dreiturm, Dovo, Wüsthof, JA Henckels, Böker, Klauberg, Eickhorn- Solingen, e altri).

Fu nel Medioevo infatti che i fabbri di Solingen determinarono l’immagine della città, e fu da Solingen che, nella seconda metà del XVII secolo, un gruppo di fabbri ruppe il giuramento fatto ai membri della Gilda emigrando a Shotley Bridge, nella contea di Durham, in Inghilterra, dove cominciarono la produzione di armi che ebbero presto grande reputazione.

Prima dello stemma attuale è documentato dal 1468 un altro emblema civico: con la figura del patrono, San Clemente (St. Klemens), il quale, secondo la leggenda, fu martirizzato per annegamento gettandolo legato ad un’ancora. Quest’ultima divenne il principale simbolo civico dal 1630, abbinata alle spade, in parallelo alla crescente importanza della città come produttrice di armi da taglio di alta qualità.

Solitamente lo stemma viene usato con la corona murale con cinque torri, testimonianza del rango di “città” ma anche simbolica dell’unione delle cinque cittadine che riunendosi nel 1929 con Solingen hanno dato origine alla odierna città: Ohligs, Wald, Grafrath e Höhscheid.

Lo stemma in uso è stato concesso formalmente il 17 luglio 1935, su progetto del pittore e araldista Wolfgang Pagenstecher.

Si blasona: “In Blau ein goldener Anker, zwei silberne, schräg gekreuzte, gestürzte Schwerter mit goldenen Griffen überdeckend und mit den Spitzen verschränkt. Auf dem oberen Schildrand eine goldene Mauerkrone mit fünf Zinnentürmen, je mit Durchlass und zwei Zinnen”. Che corrisponde all’italiano: “D’azzurro, a due spade d’argento con impugnature d’oro con le punte in basso, poste in decusse e accollate all’ancora d’oro. Lo scudo timbrato dalla corona murale con cinque torri d’oro, aperte e merlate di due”.

Nota di Massimo Ghirardi

Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’azzurro, a due spade d’argento con impugnature d’oro con le punte in basso, poste in decusse e accollate all’ancora d’oro. Lo scudo timbrato dalla corona murale con cinque torri d’oro, aperte e merlate di due”

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