Comune di Silvano d’Orba – (AL)

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Info
  • Codice Catastale: I738
  • Codice Istat: 6162
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 2042
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 12.08
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Già feudo dei Marchesi del Bosco, nel XII secolo passò sotto il dominio di Alessandria, quindi della Repubblica di Genova. Successivamente fu possesso dei Marchesi del Monferrato e fu feudo degli Adorno. Estintasi la linea maschile, il feudo passò, attraverso la moglie ai marchesi Botta, nobili pavesi, che aggiunsero, per questa eredità, al loro nome quello degli Adorno diventando così Botta Adorno. Nel 1708 con l’annessione del Monferrato al Ducato di Savoia entrò a far parte dei territori di questa casata. Silvano d’Orba fece anche parte del marchesato di cui si vide investita la famiglia Silvano.

A protezione della Val d’Orba e dei suoi dintorni erano stati posti paesi come Molare, Cremolino, Cassinelle, Morbello, Rocca Grimalda (Rocca Val d’Orba), Silvano d’Orba, Lerma, Capriata, Basaluzzo. Questi luoghi, compresi nella investitura imperiale, che nomina l’Orba, dalla Marca del Monferrato passarono a quella sempre Aleramica dei del Bosco.

 

Successivamente vi si sostituirono i Malaspina, con signoria su Ovada, sui borghi a

nord e ad occidente e anche su alcuni dell’Acquese.

 

I feudi a oriente di Ovada, dove è sito Silvano d’Orba, compresi tutti quelli della zona, furono acquisiti da patrizi Genovesi, diventando sicuro rifugio quando, per l’alternarsi di vicende tra fazioni, dovevano fuggire dalla propria città o ne erano esiliati.

 

Proprio a questi feudatari è dovuta la trasformazione dei castelli in residenze signorili alterandone in alcuni casi le caratteristiche medioevali.

 

A Silvano d’Orba, il feudo diviso con gli Zucca, di investitura Aleramica, gli Adorno costruirono nel XV secolo, nella Villa Superiore, ai margini del borgo fortificato, una propria sede.

 

Furono gli Adorno a riscattare dagli Zucca la Villa Inferiore.

 

 

 

Note di Bruno Fracasso

 

Liberamente tratte da Wikipedia e il sito istituzionale comunale

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“D’azzurro, al castello d’argento, murato di nero, coperto, circondato dal bosco di verde, che ricopre la collina su cui è fondato; al capo d’oro, caricato della banda scaccata d’argento e di nero, di tre file. Ornamenti esteriori da Comune”.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI
Nessun'altra immagine presente nel database

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo partito di bianco e d’azzurro…”

COLORI
PARTIZIONI
partito
ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    350
    concessione
    7 Giugno 1985

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