Comune di Sersale – (CZ)
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Informazioni
- Codice Catastale: I671
- Codice Istat: 79130
- CAP: 0
- Numero abitanti: 4827
- Altitudine: 740
- Superficie: 53.01
- Prefisso telefonico: 0
- Distanza capoluogo: 0.0
Storia dello stemma e del comune
Il 3 agosto 1620 le famiglie di 12 coloni provenienti da Serrastretta si insediarono ufficialmente nella località del versante ionico della Sila Piccola che prese poi il nome di Sersale; qui già sorgevano alcuni edifici di pastori di Reventino. Ai primi pionieri di unirono ben presto altri nuclei provenienti soprattutto da Scigliano1.
Ecco come è riportata la vicenda nel sito istituzionale del Comune:
“Nel 1620 alcuni contadini provenienti da Serrastretta, avendo appreso che il barone Francesco Sersale nel suo feudo di Sellia disponeva di vasti appezzamenti di terre incolte, decisero di chiedergli l’assegnazione dei fondi di Angaro e Morino, si trasferirono con le famiglie in quelle terre ed iniziarono a coltivarle; vi costruirono anche delle modestissime case. Il barone Sersale seppe cogliere l’opportunità di trarre un utile costante e sicuro dalle terre, fino a quel momento incolte ed improduttive, e non mancò di incoraggiare i nuovi venuti, promettendo loro diverse agevolazioni. Presto, quindi, si giunse ad un accordo in virtù del quale le parti davanti ad un notaio conclusero un regolare contratto di enfiteusi. L’atto venne erogato in Sellia il 3 agosto 1620 dal notaio Don Giovanni Gatto da Maranise in presenza di entrambi le parti, e cioè da un lato lo stesso barone Francesco Sersale, dall’altro dodici coloni, oriundi tutti da Serrastretta, i cui nomi erano i seguenti: Francesco Giuliano, Pietro Torchia, Giovanni Girolamo Malarico, Giovanni Tommaso Mancasi, Marco De Fazio, Vittorio Torchia, Luca Antonio Felice, Francesco Mulinaro, Giovanni Maria Senatore, Giovanni Tommaso Gallo, Pietro Giovanni Mazza, Marcantonio De Fazio alias Caulo. Il 3 agosto 1620 giorno in cui venne stipulato l’atto notarile suddetto, segna quindi la data di fondazione del casale che, in omaggio al feudatario, fu chiamato Sersale”. Il centro fu inizialmente casale di Zagarise, di cui condivise le vicende storiche e amministrative, arrivando nel 1783 ad avere più del doppio della popolazione del capoluogo. Nel 1799, instaurata la Repubblica Napoletana, fu elevato a Comune e dal 1º maggio 1816 appartenne alla provincia di Calabria Ulteriore Seconda (attuale provincia di Catanzaro).
Lo stemma municipale riprende un elemento dello stemma gentilizio dei conti di Sersale, originari di Sorrento e che portavano uno scudo “d’azzurro a tre fasce d’oro”, al quale è stato aggiunto un castagno, simbolo della posizione geografica. Si blasona: “Sbarrato d’oro e d’azzurro di sedici pezzi, al castagno di verde, fustato al naturale, nodrito nella pianura di verde, attraversante” ed è stato formalmente concesso con D.P.R. 21 novembre 1996.
Con la delibera n. 06 del 14/03/2016 il Consiglio Comunale di Sersale , ha richiesto al Presidente della Repubblica di ottenere la concessione del titolo di “Città” motivando la richiesta “ … come prestigioso riconoscimento dell’importanza che il Comune di Sersale ha raggiunto negli ultimi anni nell’ambito dei servizi, dell’istruzione, del turismo, del commercio, dell’associazionismo e dello sport, nonché per la valenza della sua storia, della sua cultura e delle sue tradizioni civili e religiose”.
(1): antico centro della Pre-Sila cosentina, che secoli addietro aveva originato il paese di Serrastretta.
(2): http://www.comune.sersale.cz.it/index.php?action=index&p=76
Bibliografia:
Enzo Laganà; Gabriella Catalano, Calabria. Stemmario civico. Con schede storiografiche di tutti i Comuni della regione, p. 146, Reggio Calabria, Iiriti editore 2010
Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo
Stemma Ridisegnato
Stemma Ufficiale
Logo
Altre immagini
Gonfalone ufficiale del Comune reperito da Giovanni Giovinazzo
Disegnato da: Giovanni Giovinazzo
Gonfalone ufficiale del Comune reperito da Giovanni Giovinazzo
Profilo araldico
“Sbarrato d’oro e d’azzurro di sedici pezzi, al castagno di verde, fustato al naturale, nodrito nella pianura di verde, attraversante. Ornamenti esteriori da Comune”.
D.P.R. 21 novembre 1996, registrato nel registro dell’ufficio Araldico 1’11 dicembre 1996 alla pag. n. 96
Note stemma
Stemma reperito da Giovanni Giovinazzo
Gonfalone ridisegnato
Gonfalone Ufficiale
Profilo Araldico
“Drappo di giallo bordato di azzurro…”
LEGENDA
- stemma
- gonfalone
- bandiera
- sigillo
- città
- altro
- motto
- istituzione nuovo comune