Comune di Sées – (61)

Informazioni

Storia dello stemma e del comune

Sées è una cittadina del dipartimento dell’Orne, nella Bassa Normandia, ad una trentina di chilometri da Alençon. Antica sede episcopale (dal V secolo, la cui denominazione ufficiale è Diocèse de Séez, secondo la grafia in uso fino al XVIII secolo).

Il nome di Sées deriva dall’antica (Civitas) Sagiens del III secolo, poi Saiensis, e viene dalla tribù celtica dei Sagii. La parola gallo-celtica “sagi” significa ‘colui che ricerca, caccia’ e indicherebbe un territorio ricco di selvaggina adatto alle caccie.

Il toponimo si è scritto Séez fino all’epoca della Campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte, al fine di evitare l’omonimia con Seez, nella Savoia entrata a far parte del dominio francese, venne modificata la finale del toponimo.

Lo stemma della città in uso è il terzo tra quelli adottati fino ad oggi (anche se attualmente si preferisce un logo di tipo commerciale): nel XVI-XVII secolo lo stemma mostrava, in campo rosso, le figure dei santi Gervasio e Protasio, ognuno con la palma del martirio in mano e il capo di Francia (moderna).

In seguito si adottò uno stemma azzurro, senza capo di Francia, con tre gigli di campo (de jardin), ovverossia al naturale, ma gambuti d’oro, probabilmente in riferimento alla devozione alla Vergine.

Quello attuale si blasona: “D’azur à la foi d’argent, surmonté par un cœur du même et enflammé d’or : le tout surmonté d’une fleur de lys d’or en chef” (D’azzurro, alla fede d’argento, sormontata da un cuore dello stesso e infiammato d’oro; il tutto sormontato da un giglio d’oro in capo). Nelle versioni “auliche” è accompagnato da due rami di palma e dal motto latino NIHIL TOLLIT TEMPUS (‘il tempo non [mi] toglie niente’).

La figurazione ricorda anche come, nel corso del X secolo, la città si strutturò in tre borghi distinti, corrispondenti agli attuali quartieri:

  1. Bourg-l’ Evêque, attorno alla cattedrale e sotto la giurisdizione del vescovo
  2. Bourg-le-Comte o Saint Pierre, attorno al castello comitale sulla cima della “motte” (collina artificiale) e di pertinenza del conte di Alençon
  3. Bourg-l’Abbé, attorno all’abbazia di Saint Martin e controllata dall’abate del monastero.

Nel XVIII secolo i tre centri si unirono per formare una sola entità amministrativa “fedeli nel profondo del cuore” all’autorità del re di Francia e della Vergine Maria (simboleggiati entrambi dal giglio).

Le palme sono un probabile riferimento ai Santi Gervasio e Protasio, ma secondo alcuni commentatori un riferimento anche al fatto che durante la “Battaglia di Normandia” (giugno-agosto 1944) la città, ricca di conventi convertiti in ospedali militari, fu trasformata in città-ospedale, quindi militarmente neutrale, che le ha evitato le feroci distruzioni subite dalle città vicine (salvando così anche la magnifica cattedrale gotica).

Nota di Massimo Ghirardi e Alessandro Savorelli

Si ringrazia Maria Grazia Bandini per la gentile collaborazione

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“D’azzurro, alla fede d’argento, sormontata da un cuore dello stesso e infiammato d’oro; il tutto sormontato da un giglio d’oro in capo”.

Colori dello scudo:
azzurro

LEGENDA

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