Comune di Seborga – (IM)

borghi più belli d'Italia

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Info
  • Codice Catastale: I556
  • Codice Istat: 8057
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 319
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 4.91
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

In origine Seborga era un borgo appartenente ai conti di Ventimiglia, nel 959 venne ceduto ai monaci benedettini di Lerino, che nel 1660 vi istituirono una zecca. L’attività della zecca cessò nel 1686. I monaci lo vendettero poi ai Savoia nel 1729. Con la provincia di Imperia entrò quindi a far parte del Regno di Sardegna prima, del Regno d’Italia e della Repubblica Italiana poi.

Basandosi su presunti documenti storici, questo borgo della collina sanremese pretenderebbe, folcloristicamente, una propria indipendenza dall’Italia – naturalmente unilaterale – vantando di considerarsi la prima Monarchia costituzionale esistente al mondo.

Di Seborga si sono ripetutamente occupati negli anni passati i media, incuriositi dall’originalità del fenomeno folcloristico riguardante il piccolo centro.

A fini turistici, i sedicenti discendenti dei “fondatori della città” – una piccola minoranza della popolazione – eleggono un “Principe”, coadiuvato da un consiglio di 15 “ministri”, privi di qualsiasi potere legale. Il Comune di Seborga, infatti, è parte integrante della Repubblica Italiana ed i suoi residenti eleggono regolarmente il Consiglio Comunale ed il Sindaco (che prestano il consueto giuramento alla Repubblica Italiana), nonché i loro rappresentanti al Consiglio Provinciale di Imperia, al Consiglio Regionale della Liguria ed al Parlamento Italiano ed Europeo secondo le leggi italiane.

Il “Principato” conia una “moneta”, chiamata Luigino d’oro, senza alcun valore legale, ma utilizzata come “buono” spendibile in pese (analogamente a quanto si fa in molte feste e sagre paesane in diverse parti d’Italia).

La polizia municipale, con poteri identici a quelli della polizia municipale di qualsiasi altro comune italiano, viene folcloristicamente detta Guardia ed è dotata di pittoresche uniformi.

Tratto dal sito Wikipedia

BLASONATURA

“Di rosso, alla mitria vescovile, posta in ombilico, d’argento, caricata della crocetta greca di rosso, munita di due fanoni d’argento, con frangia d’oro svolazzanti, essa mitria cimata dalla parte superiore del pastorale d’oro posta in palo, alle due foglie di palma, al naturale, convesse verso i lembi. Ornamenti esteriori da Comune”.

D.P.R. 9 febbraio 1994

NOTE

Stemma reperito da Davide Papalini

SMALTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma del “sedicente” principato di Seborga da non confondersi con il Comune di Seborga unico rappresentante legale della popolazione.

BLASONATURA

“Drappo di colore bianco, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma sopra descritto con l’iscrizione centrata in argento: Comune di Seborga. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto bianco con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dei colori nazionali frangiati d’argento”.

COLORI
ALTRE IMMAGINI
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LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    9 Febbraio 1994

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