Comune di Schivenoglia – (MN)

Informazioni

  • Codice Catastale: I532
  • Codice Istat: 20060
  • CAP: 46020
  • Numero abitanti: 1281
  • Nome abitanti: schivenogliesi
  • Altitudine: 16
  • Superficie: 13.17
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 43.9

Storia dello stemma e del comune

Schivenoglia (Schivnòia nel dialetto del basso mantovano) è un comune italiano di 1.102 abitanti della provincia di Mantova.

Il nome del paese deriva dalla sua funzione nel tempo. Era, infatti, un luogo di villeggiatura per le classi signorili per cui gli venne dato il nome di «luogo dove schivare la noia» che, in seguito, per crasi e con il passaggio attraverso il dialetto, divenne Schivenoglia.

È stata prima frazione di Revere, oggi parte di Borgo Mantovano,  e divenne comune il 1º maggio 1816.

Il territorio risulta abitato fin dal I secolo d.C.

I primi documenti storici di una certa importanza risalgono al 1105-1115 e trattano la donazione di Schivenoglia ai monaci di San Benedetto in Polirone da parte della contessa Matilde di Canossa.

In origine, era una terra paludosa e malsana, flagellata dalla peste e soggetta a periodiche alluvioni del Po.

Solo nel 1497 venne edificato un oratorio, al quale vennero assegnate 12 biolche di terra, ma il paese continuò a dipendere dal parroco di San Giovanni del Dosso.

Nel 1575, il vescovo di Mantova nominò il primo parroco del paese.

Il paese è stato sotto il dominio dei Gonzaga fino al 1707.

Nel 1708, passò sotto il dominio austriaco e vi rimase sino al 1866, con la parentesi del dominio francese dal 1801 al 1814.

Nel 1871, fu incorporato nel regno d’Italia.

Lo stemma comunale è stato concesso con Regio decreto di Vittorio Emanuele III del 3 ottobre 1929 e si blasona: “D’azzurro alla quercia [sradicata] d’oro”. Il simbolo ricorda l’antico territorio boschivo, che comprendeva anche querce (soprattutto della varietà Farnia, tipica delle zone pianeggianti) che apparteneva all’Abbazia di Polirone (oggi San Benedetto Po). La quercia è anche simbolo di forza, costanza e fermezza d’ideali, virtù degne di un Comune (infatti l’essenza è una delle due, assieme all’alloro, presenti nel serto che accompagna solitamente gli stemmi comunali italiani, oltre alla relativa corona di rango).

 

Nota di Massimo Ghirardi e Bruno Fracasso
Si ringrazia Alessandro Neri per la gentile collaborazione

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


Logo


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Profilo araldico


“D’azzurro alla quercia d’oro. Ornamenti esteriori di Comune”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
quercia

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di bianco…”

Colori del gonfalone: bianco

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Regio Decreto (RD)
    concessione
    3 Ottobre 1929