Comune di Scandriglia – (RI)

Informazioni

  • Codice Catastale: I499
  • Codice Istat: 57064
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 3140
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 63.06
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Scandriglia è un comune italiano della provincia di Rieti nel Lazio.

Area nota fin dai tempi della Repubblica romana, se ne trova traccia nelle opere di Marco Tullio Cicerone, che loda la laboriosità dei lavoratori di queste zone. Durante la dominazione Romana questa parte della Sabina divenne un fondo agrario della ricca famiglia senatoriale degli Scandillii e venne denominata prendendo il nome “Fundus Scandillianus”.

Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, la città fu soggetta alle invasioni barbariche; successivamente, nei secoli IX e X, sarà la volta dei saraceni, che si installeranno nel territorio scandrigliese.

Da studi storici è stata datata a questo periodo la costruzione del castello cittadino che ebbe lo scopo di accogliere gli abitanti che fuggivano dalla situazione di disordine che caratterizzava la valle.

Nel 1084 Scandriglia era dominata dal conte Erbeo che, in seguito, la donò al monastero di Farfa, in seguito fu possedimento degli Orsini, che erano già signori della vicina Nerola.

Dal 1359, e quindi durante la cattività avignonese, fino alla morte di Giannantonio, l’area rimase sotto questa famiglia fino al 1639 quando passò alla Camera Apostolica.

Fu parte dello Stato Pontificio, ma, nel 1860, entra a far parte del Regno d’Italia come comune della provincia di Perugia e poi, a seguito della breccia di Porta Pia, passa a quella di Roma.

Nel 1927, in seguito all’istituzione della provincia di Rieti, entrò a far parte di quest’ultima

 

Lo stemma del comune raffigura una torre medievale, su sfondo rosso e azzurro, in un prato verde affiancata dalle iniziali S e B, iniziali delle due parole Santa Barbara, santa patrona di Scandriglia. Si blasona: «Tagliato di rosso e di azzurro: alla torre di due palchi di argento, attraversante, merlata alla guelfa, murata di nero, il palco superiore merlato di quattro e finestrato con tre finestrelle rettangolari, poste una, due di nero, il palco inferiore merlato di sei, finestrato con due finestrelle tonde, ordinate in fascia, di nero, chiuso dello stesso, essa torre accompagnata dalle lettere maiuscole d’oro S e B, poste all’altezza delle finestrelle tonde; il tutto alla campagna di verde sostenente la torre. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di rosso.

Al Comune è stata conferita la medaglia d’oro al merito civile con la seguente motivazione: «Durante l’occupazione tedesca la popolazione, dando testimonianza dei più elevati sentimenti di solidarietà e fratellanza umana, si adoperò per aiutare profughi e prigionieri di guerra evasi da un vicino campo di concentramento, offrendo loro riparo e sostentamento per lunghi periodi e favorendo, nonostante i rischi, lo scambio di informazioni con patrioti e partigiani. Il paese sopportò inoltre lutti e ingenti distruzioni per un violento bombardamento, ad opera dell’esercito alleato che tentava di distruggere la colonna di aiuto per il rifornimento tedesco del fronte di Monte Cassino. Ammirevole esempio di straordinaria abnegazione, fondata sui più alti valori di libertà e di amore per il prossimo. Scandriglia (RI) 1943/1944. 19 ottobre 2017.»

 

Note di Bruno Fracasso

Stemma Ridisegnato


Fonte: Dipartimento di Araldica Pubblica

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Tagliato di rosso e di azzurro, alla torre di due palchi di argento, attraversante, merlata alla guelfa, murata di nero, il palco superiore merlato di quattro e finestrato con tre finestrelle rettangolari, poste una, due, di nero, i1 palco inferiore merlato di sei, finestrato con due finestrelle tonde, ordinate in fascia, di nero, chiuso dello stesso, essa torre accompagnata dalle lettere maiuscole d’oro S e B, poste all’altezza delle finestrelle tonde; il tutto alla campagna di verde sostenente la torre. Ornamenti este- riori da Comune”.

Gonfalone ridisegnato


Fonte: Dipartimento di Araldica Pubblica

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di bianco con la bordatura di rosso, riccamente ornato di ricami di argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricoloratl dai colori nazionall frangiati d’argento”.

Colori del gonfalone: bianco, rosso
Partizioni del gonfalone: bordato

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune