Comune di Savoca – (ME)

Informazioni

  • Codice Catastale: I477
  • Codice Istat: 83093
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 1824
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 8.80
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Lo stemma del pittoresco comune di Savoca simboleggia la sua posizione geografica: il capoluogo è situato su di un colle di 300 metri di altitudine, dal quale si domina tutto il territorio circostante, costituito da una piana alluvionale fertile protetto dalle colline.

 

Il toponimo pare derivato dalla voce vernacolare “savucu” (sambuco), che cresce abbondante in tutto il territorio e che compariva nel vecchio stemma comunale. La leggenda vuole che il borgo venisse fondato da cinque ladri o predoni (i “Pentefur”) per controllare e depredare la zona.

 

Sorta in epoca antichissima, fu un centro romano, poi bizantino e un centro importate dell’emirato arabo di Sicilia a partire dal IX secolo. Fu rifondata da re Ruggero II nel 1139 fu la città sede del governo della valle d’Agrò, e si sviluppò nel XV secolo al di fuori delle primitive mura. Composta da quattro “quartieri” molto popolati: Pentefur, il più antico; Sant’Antonio, che venne parzialmente distrutto dalla frana del 1880; San Giovanni, il quartiere delle residenze aristocratiche medioevali; San Rocco, sorto come quartiere di pescatori e così denominato per la presenza della chiesa dedicata al santo taumaturgo di Montpellier, oggi ridotta a rudere.

 

Oggi il capoluogo è abitato da un centinaio di residenti, la maggior parte della popolazione risiede nelle frazioni di Rina, San Francesco di Paola, Contura, che si trovano a valle, nella piana della fiumara di Agrò.

 

Nel XIX secolo il comune venne soppresso nel 1929 dal Regime Fascista, che lo aggregò a Santa Teresa di Riva, riebbe la propria autonomia nel 1948.

 

Lo stemma si blasona: “Di azzurro, all’aquila di nero, allumata e linguata di rosso, rostrata e armata d’oro, con la testa rivolta, alzata in sbarra e sormontata dalla corona all’antica di cinque punte di nero, alzata in sbarra. Ornamenti esteriori da Comune”.

 

Mentre il gonfalone è costituito da un: “Drappo di giallo, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma comunale con la iscrizione centrale in argento, recante la denominazione del Comune”.

 

 

 

Nota di Massimo Ghirardi

Stemma Ridisegnato


Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Di azzurro, all’aquila di nero, allumata e linguata di rosso, rostrata e armata d’oro, con la testa rivolta, alzata in sbarra e sormontata dalla corona all’antica di cinque punte di nero, alzata in sbarra. Ornamenti esteriori da Comune”.

Colori dello scudo:
azzurro
Oggetti dello stemma:
aquila, corona all'antica, punta, testa
Attributi araldici:
allumato, alzato in sbarra, armato, linguato, rivolto, rostrato, sormontato

Gonfalone ridisegnato


Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di giallo, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma comunale con la iscrizione centrale in argento, recante la denominazione del Comune”.

Colori del gonfalone: giallo

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    11 Settembre 2001