Comune di Sant’Antonino di Susa – (TO)

Informazioni

  • Codice Catastale: I296
  • Codice Istat: 1256
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 4407
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 9.96
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0

Storia dello stemma e del comune

Le testimonianze preistoriche presenti – tra le quali le incisioni rupestri nel tratto alpino appena superiore al centro abitato, la vicinanza con la stazione neolitica di Vaie, la persistenza del toponimo “nervianum” – farebbero pensare ad un’origine molto antica.

Storicamente l’attestazione più antica dell’esistenza di Sant’Antonino (all’epoca denominato “Borgo Sant’Agata”) è un Diploma del 1001 con il quale il villaggio sito lungo la Via Francigena (letteralmente “che nasce in Francia”) veniva dall’imperatore Ottone concesso, insieme a un’ampia porzione della Valle di Susa, a Olderico Manfredi. Successivamente il paese prese il nome da Sant’Antonino, martire siriano del IV secolo in quanto i canonici regolari di Sant’Antonino in Diocesi di Pamiers, nella Francia meridionale, ebbero queste terre in dono nel 1043.

Fu ben presto assoggettato dalla vicina e potente Abbazia di San Michele della Chiusa (la celebre “Sacra di San Michele” nota anche come Abbazia della Stella: a questa alludono le stelle dello stemma) e, priva di difese adeguate, fu sempre oggetto delle mire dei feudatari vicini. Nel 1297 i figli del castellano di San Giorio se ne impossessarono, ma furono costretti a rinunciarvi dai Savoia.

Paese con un’economia eminentemente agricola durante l’epoca medievale e moderna Sant’Antonino fu comunque in grado di ottenere una certa autonomia economica ed ad incrementare la presenza, tra Settecento e Ottocento, di alcune attività artigianali e commerciali.

Il blasone pubblicato (1) riporta: “Semipartito – spaccato: al capo di rosso e d’argento, al castello merlato alla guelfa, d’argento in campo rosso e di rosso in campo argento: alla punta d’oro ai tre caprioli d’azzurro con tre stelle d’oro in palo”; ma la figurazione corrente (e riportata dal gonfalone comunale) presenta una vistosa incongruenza: la parte alta dello scudo è un “capo” con le armi di Susa e non un semipartito…

 

Note di massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

(1): Stemmi dei Comuni della Valle Susa, legni lavorati di Angelo Cacciotto. – Susa : Point couleur, [199?]. – 95 p. : ill. ; 24 cm.

Stemma Ridisegnato


Fonte: Luigi Ferrara

Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

Stemma Ufficiale


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Profilo araldico


“Semipartito – spaccato: al capo di rosso e d’argento, al castello merlato alla guelfa, d’argento in campo rosso e di rosso in campo argento: alla punta d’oro ai tre caprioli d’azzurro con tre stelle d’oro in palo”

Colori dello scudo:
argento, oro, rosso
Partizioni:
capo
Oggetti dello stemma:
castello, stella
Pezze onorevoli dello scudo:
capriolo
Attributi araldici:
merlato alla guelfa, posto in palo

Gonfalone ridisegnato


Disegnato da: Bruno Fracasso

Reperito da: Anna Bertola

Gonfalone Ufficiale


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Profilo Araldico


“Drappo di azzurro…”

Colori del gonfalone: azzurro

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
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  • istituzione nuovo comune