Comune di Sant’Angelo Romano – (RM)

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Info
  • Codice Catastale: I284
  • Codice Istat: 58098
  • CAP: 0
  • Numero abitanti: 4778
  • Altitudine: 0
  • Superficie: 21.47
  • Prefisso telefonico: 0
  • Distanza capoluogo: 0.0
Storia del Comune e informazioni Emblemi civici

Lo stemma del comune di Sant’Angelo Romano appartiene alla categoria degli stemmi “parlanti” o “agalmonici”, quegli emblemi cioè hanno una figura che illustra come in un rebus l’appartenenza dello stesso: nello scudo è raffigurato San Michele Arcangelo (”angelo” per antonomasia, essendo il capitano delle armate celesti).

 

Il bozzetto originale allegato al decreto di concessione ha alcune differenze con il blasone allegato allo stesso decreto: l’arcangelo impugna una spada, invece della lancia prevista, e non è completamente vestito di rosso come dovrebbe, secondo la descrizione.

Stemma ridisegnato ripreso da quello in uso

Stemma ridisegnato come descritto nel decreto di riconoscimento

Fino al 1885 (RD n. 3150 del 28 maggio 1885) il Comune si denominava Sant’Angelo in Cappoccia (lett. “in testa”) forse per essere stata feudo dei Capocci e perché si trova al culmine del monte Patulo (400 m slm), dove sorgeva un fortilizio dell’epoca romana, successivamente associato alla chiesa di San Michele che avrebbe dato il nome alla località che, secondo la tradizione è l’erede dell’antica Medullia della regione arcaica del Latium antico.

Stemma della famiglia Capocci

Feudo dei Capocci, i quali potrebbero essere loro ad aver preso agnome dalla località “in Cappoccia”, che lo mantennero tra alterne vicende fino al 1885, per cederlo poi agli Orsini che costruirono un castello fortificato.

Stemma della famiglia Orsini

Nel 1594 il feudo venne acquistato dai Cesi e papa Paolo V nel 1612 lo elevò a Principato, in favore di Federico Cesi (1585-1630), il celebre fondatore dell’Accademia romana dei Lincei nel 1603.

Stemma della famiglia Cesi

Nel 1678 il castello con tutto il principato venne ceduto ai Borghese.

Stemma della famiglia Borghese

Nel 1989 il comune acquistò il castello e nel 1993 iniziarono i restauri e le ristrutturazioni che anno portato all’apertura al pubblico.

 

 

Nota di Massimo Ghirardi e Giovanni Giovinazzo

Fonte: Giovanni Giovinazzo

Reperito da: Anna Bertola

Disegnato da: Massimo Ghirardi

BLASONATURA

“Di argento, all’angelo aureolato d’oro, dalle ali spiegate, vestito di rosso, che trafigge con una lancia un drago di verde disteso; il tutto su campagna di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune”.

NOTE

Rispetto al decreto di riconoscimento ci sono alcune differenze comeil vestito che non è completamente rosso, lo sfondo che è campo di cielo e non di argento, la spada dell’arcangelo al posto della lancia.

ATTRIBUTI
SMALTI
OGGETTI
ALTRE IMMAGINI

Stemma della famiglia Orsini

Stemma della famiglia Cesi

Stemma della famiglia Capocci

Stemma della famiglia Borghese

Stemma con l’angelo impugnante la lancia come da blasone.

Bozzetto ufficiale dello stemma con qualche differenza rispetto allo stemma in uso.

Fonte: Giovanni Giovinazzo

Reperito da: Luigi Ferrara

Disegnato da: Bruno Fracasso

BLASONATURA

“Drappo trinciato di giallo e di rosso (cremisi), riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma comunale con l’iscrizione centrata in argento: Comune di Sant’Angelo Romano. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dai colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento”.

COLORI
PARTIZIONI
trinciato
ALTRE IMMAGINI

Drappo trinciato di bianco e di rosso come da bozzetto allegato al decreto, ridisegnato.

Il bozzetto non è trinciato di giallo e di rosso, ma di bianco e di rosso.

LEGENDA

  • stemma
  • gonfalone
  • bandiera
  • sigillo
  • città
  • altro
  • motto
  • istituzione nuovo comune
    Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM)
    riconoscimento
    20 Aprile 1954

    Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
    concessione
    24 Dicembre 1954

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